Tutti conosciamo Bled, probabilmente la cartolina più celebre della Slovenia, un simbolo inconfondibile di questo paese, forse anche più del Triglav, conosciutissima tra i turisti, specialmente quelli stranieri, italiani in primis. Molto meno nota però è un’altra meraviglia naturale che sorge a pochi chilometri dal celebre lago, nei pressi del villaggio di Gorje: una stretta gola formata nei millenni dall’erosione del piccolo fiume Radovna tra le montagne Hom e Boršt; stiamo naturalmente parlando delle bellissime gole di Vintgar.
In sloveno si chiama Soteska Vintgar e l’origine di questo nome è quanto meno incerta. Sembra, in ogni caso, che abbia a che fare col vino: o per la sua forma, a calice di vino, oppure per la presenza di vigneti nel vicino paese di Podhom, ai piedi del monte Hom. Poco importa, oggi il nome Vintgar è diventato sinonimo di forra, tanto da prestare il suo nome anche ad altre simili formazioni in giro per la Slovenia. La gola formata dalla Radovna è oggi un monumento naturale protetto dalla Repubblica di Slovenia ed è perfettamente attrezzata in modo da potere essere facilmente esplorata dai turisti, senza necessariamente essere particolarmente atletici o avventurosi.
La scoperta di questa forra risale al lontano 1891 e la dobbiamo a due personaggi: l’allora sindaco di Gorje, Jakob Zumer, e il fotografo di origine tirolese Benedikt Lergetporer, un vero antesignano della fotografia, che nel 1883 si era trasferito con la moglie a Veldes (oggi Bled), aprendo il primo studio fotografico della Carniola. Lergetporer era anche un appassionato cartografo e proprio in questa veste viene generalmente ricordato per la scoperta della Soteska Vintgar. Curiosità: all’inizio del ‘900 il fotografo si trasferì sull’isola croata di Lošinj (Lussino), all’epoca ancora parte dell’Impero austro-ungarico, dove amava passare l’inverno, decisamente troppo rigido dalle parti di Bled!
Zumer e Lergetporer scoprirono la gola di Vintgar quasi per caso, mentre navigavano lungo la Radovna in direzione nord, verso Blejska Dobrava, superando, miracolosamente, un profondo burrone, dietro al quale gli si spalancò davanti la meravigliosa forra che ancora oggi possiamo ammirare. Subito affascinati dalla loro scoperta, riuscirono nella mirabile (per l’epoca) impresa di aprire questo luogo al turismo (già Bled era un luogo piuttosto noto e “modaiolo” per i ricchi turisti di quei tempi), creando un primo percorso lungo la gola.
Grazie anche al lavoro di Zumer e Lergetporer sicuramente oggi è molto più semplice attraversare la gola di Vintgar rispetto a 100 e più anni fa. Una passerella di legno, ponti e piccole gallerie permettono infatti di percorrere tutta la lunghezza della forra, ben 1,6Km, in massima sicurezza, potendo godere degli splendidi panorami. L’unico problema può essere solo… il traffico di turisti durante i weekend estivi! Per godere al meglio e in pace questo splendido scenario è sicuramente consigliabile andare al mattino presto (la biglietteria apre alle 8) o la sera e possibilmente fuori stagione.
Le pareti quasi verticali che costeggiano le acque color smeraldo del torrente Radovna sono alte dai 50 ai 100 metri e offrono un gradevole riparo dalla calura estiva, aiutate anche dalla freschezza dell’acqua gelida che scorre tra loro. E se d’estate il verde è il colore dominante che ci ripara dal caldo, d’inverno lo scenario si trasforma, in mezzo al gelo di questa stretta gola, dove il bianco della neve e le trasparenze di ghiaccio la fanno fa padroni, rendendo il panorama forse ancora più fiabesco, per quanto decisamente più estremo.
Simbolo naturale di Soteska Vintgar è la cascata Šum, proprio in fondo alla stretta gola. Si tratta di una delle cascate più grandi della Slovenia, sotto la quale, in estate, è anche possibile fare il bagno (per gli amanti dell’acqua fredda!). La stretta valle, con il freddo torrente che la attraversa, hanno creato un particolare microclima che permette la crescita di particolari specie vegetali che non si trovano solo poche centinaia di metri al di fuori della gola. Queste piante sono state già catalogate più di un secolo fa dai botanici Janez Šafer e Ivan Godec.
Non solo la natura è protagonista nella gola di Vintgar. Anche l’uomo e il suo ingegno hanno lasciato il segno da queste parti. Sotto la cascata Šum troviamo infatti una piccola centrale idroelettrica che fornisce di energia la zona circostante, ma sicuramente il “monumento” più importante e vistoso costruito sopra la gola è il ponte ferroviario della ferrovia Transalpina (Bohinjska proga): un arco singolo di pietra che supera con slancio l’impervia vallata della Radovna.
Se si procede oltre la cascata Šum, inerpicandosi in direzione sud-est in salita sul monte Hom, si può arrivare alla pittoresca chiesa dedicata a Sv. Katarina sopra al villaggio di Zasip. Da qui si può godere di uno splendido panorama sulla catena delle Caravanche, delle Alpi Giulie, incluso il Triglav, e la vallata di Bled, prima di tornare sui propri passi per raggiungere nuovamente il punto di partenza, o proseguire fino al paese di Blejska Dobrava, dove è presente una stazione ferroviaria.
Informazioni utili
Soteska Vintgar è aperta da aprile a ottobre, dalle 7.30 alle 19 in luglio e agosto (clicca QUI per tutti gli orari durante il resto dlel’anno). Nei mesi invernali non è possibile visitare la forra. Per l’ingresso è necessario pagare un biglietto (10€ il prezzo intero) più 5€ per il parcheggio. In estate si consiglia caldamente di arrivare la mattina presto o il tardo pomeriggio. La zona è raggiungibile anche in treno, con la ferrovia Transalpina (Bohinjska proga) da Nova Gorica a Jesenice. Le stazioni ferroviarie più vicine sono quella di Podhom (1.6Km al parcheggio dell’ingresso principale) oppure quella di Vintgar (1.3Km dalla cascata Šum).
Attenzione: non è più consentito tornare indietro lungo il percorso pedonale di Vintgar, che ora è diventato a senso unico. Arrivati in fondo al percorso, dopo la cascata Šum, ci sono 3 possibilità per tornare al punto d’ingresso: 1) prendere un bus navetta (ovviamente a pagamento), 2) un trekking di circa 4km passando dalla chiesa di Sv.Katarina sopra Zasip, oppure 3) una passeggiata di circa 2,7km passando per il cimitero di Blejska Dobrava.
Come arrivare
Si può arrivare a Vintgar passando per Lubiana oppure per Udine/Tarvisio. Da Trieste e Gorizia la via più rapida è quella che passa attraverso la capitale slovena, proseguendo quindi in direzione Kranj fino all’uscita di Lesce.
Abbandonata l’autostrada si segue per Bled e, appena entrati in paese, si gira a destra per Bled-Gorje, quindi è indicato Vintgar. Tempo di percorrenza: 1 ora e 45 minuti da Trieste e Gorizia.
Da Udine e dal resto d’Italia: conviene andare fino a Tarvisio, dove si lascia l’autostrada e si seguono le indicazioni per la Slovenia. Entrati in territorio sloveno si prosegue lungo la statale per Kranjska Gora e Jesenice. Nell’abitato industriale di Slovenski Javornik girare a destra verso Spodnje Gorje/Blejska Dobrava. Tempo di percorrenza: 2ore e 10m (da Udine).
Vinjeta
Se si arriva da Gorizia o Trieste è necessaria la vinjeta.
Se si arriva da Udine passando per Tarvisio non è necessaria, ma si paga la più cara autostrada italiana.
salve, come faccio a sapere se il percorso è accessibile a carrozzine per disabili?
grazie
saluri
aurp verardi
Buuongiorno Auro, chiedo scusa per il grande ritardo con cui rispondo. Da quel che mi ricordo e da quello che leggo su internet, purtroppo il percorso non dovrebbe essere accessibile alle carrozzine per disabili.
Dal sito ufficiale leggo “The gorge is not suitable for invalid hand-carts”, mi spiace.
[…] Radovljica sorge nel cuore della Gorenjska a due passi da moltissime attrazioni più o meno note. In poco più di 10 minuti d’auto si arriva a Bled, che non ha certo bisogno di presentazioni, oppure a Vrba, patria del sommo poeta France Prešeren. Vicinissimo è anche il Grad Kamen, così come la basilica di Brezje, col suo bellissimo museo dei presepi. Per gli amanti della natura sono infine imperdibili le splendide gole di Vintgar. […]