Koseška korita

Koseška korita: cascate, gole e una chiesetta del ‘300

La Slovenia, si sa, è una vera miniera a cielo aperto di bellezze naturali. La valle dell’Isonzo (Soška dolina) è senza dubbio uno dei luoghi più incantevoli di questo piccolo paese, con il vantaggio, per noi italiani, di essere molto vicina a noi. La gita che andiamo a fare oggi ci porta in un luogo decisamente poco conosciuto, dove, oltre alle immancabili bellezze naturali (gole, cascate, torrenti), avremo modo di apprezzare anche un piccolo capolavoro artistico. Saliamo quindi da Caporetto (Kobarid) fino a Drežnica, ai piedi del monte Krn, dove ci attende la magnifica e selvaggia Koseška korita!

L'arrivo a Koseč
L’arrivo a Koseč

Il punto di partenza è il minuscolo abitato di Koseč, poche centinaia di metri oltre Drežnica (di cui abbiamo già parlato a proposito del suo splendido carnevale), dove abbandoniamo l’auto che ci ha portati fin quassù e procediamo diritti lungo la via, scendendo quindi, dopo aver oltrepassato il piccolo ponte stradale, sulla destra, seguendo le indicazioni per Koseška korita e la chiesa di Sv. Just. Superati un paio di cancelli che tengono chiuso il bestiame (tante sono le pecore che pascolano in questi pendii), ecco che ci appare subito la piccola chiesetta di San Giusto (cerkev Sv. Justa), nostra prima meta della giornata.

L'esterno della cerkev Sv. Justa
L’esterno della cerkev Sv. Justa

La piccola chiesa è stata costruita nella seconda metà del ‘300 ed è considerata la più antica, ancora esistente, nella valle dell’Isonzo. Lo stile dominante è tardo-romanico, con influenze istriane, ma non manca qualche elemento gotico, come il presbiterio e la monofora dietro l’altare. Il vero tesoro di questa chiesetta è senza dubbio il suo interno dove troviamo, in buono stato di conservazione, degli splendidi affreschi della seconda metà del ‘400. Gli affreschi sono stati restaurati nel ’72, quando l’intera chiesa fu rimessa a posto (tetto, soffitto, pavimento e portale gotico).

Gli splendidi affreschi nel presbiterio
Gli splendidi affreschi nel presbiterio

Ai lati della finestra troviamo, piuttosto rovinate, le raffigurazioni di due santi, uno con la mitra, uno con il pastorale, mentre nella parte attorno alla finestra sono raffigurate, tra ornamenti vegetali, S.ta Barbara, S.ta Caterina e S.ta Elisabetta. Nel lato meridionale del presbiterio gli affreschi raffigurano la nascita di Cristo, mentre nel lato opposto, la morte di Maria. Quest’ultima si compone di quattro parti: nella prima sono raffigurati tre apostoli, nella seconda la dormizione della Vergine, nella terza quattro apostoli, mentre nella quarta i rimanenti cinque apostoli. In alto la figura di Gesù, con in braccio l’anima di Maria è circondata da due angeli.

La prima cascata dello Stopnik - Cascate della Koseška korita
La prima cascata dello Stopnik

E’ tempo di lasciare la splendida chiesetta per proseguire la nostra escursione verso la Koseška korita. Dopo qualche minuto di camminata lungo lo stretto sentiero in mezzo al bosco, incontriamo il piccolo torrente Stopnik, che ci accompagnerà per gran parte del percorso in discesa verso le gole e che ci allieterà con ben quattro cascate! La prima la troviamo proprio subito aver visto il corso d’acqua, mentre il sentiero scende abbastanza ripidamente dentro la foresta. Seguono la seconda e la terza, una di seguito all’altra. La quarta, ed ultima, la troviamo nel punto più basso, quando lo Stopnik si fionda in basso nel Ročica e il sentiero non può che finire di fronte all’abisso.

La terza cascata dello Stopnik - Cascate della Koseška korita
La terza cascata dello Stopnik

Ma la nostra gita è tutt’altro che finita. Tornando indietro lungo i propri passi per una cinquantina di metri, si passa sopra lo Stopnik su un piccolo ponte di legno e si scende ulteriormente verso la stretta valle creata dal torrente Brsnik, scavata nel calcare creando profonde gole dall’alveo scosceso. Ancora pochi minuti e si arriva in fondo alla gola, alta più di 60 metri, dove un’aria gelida ci dà il benvenuto. Siamo nel cuore della Koseška korita (gole di Koseč)! Scendendo con attenzione alcuni pioli metallici si può arrivare sul letto del torrente e avanzare ancora pochi metri fino alle cascate. Oltre è impossibile proseguire, ma lo spettacolo è già superlativo!

La gola Koseška korita con la cascata - Cascate della Koseška korita
La gola Koseška korita con la cascata

Dopo le foto di rito, rinfrescati dalle gelide acque del Brsnik, è tempo di proseguire lungo il versante opposto nel letto del torrente, che andrà attraversato sulle pietre (durante il periodo estivo è sicuramente più agevole, senza bagnarsi) e si comincia rapidamente a risalire, prima che il Brsnik vada a confluire anch’esso nella Ročica. Dall’alto si può godere della vista sulla parte inferiore delle gole, con la spettacolare erosione nel tufo. Arrivati sul versante opposto della stretta vallata, ci possiamo riposare sulle panchine di legno appositamente attrezzate nella zona detta Glavica, dove pare si trovino dei punti energetici, che sicuramente ci serviranno per ritornare fino a Koseč.

I bellissimi fiori del sottobosco
I bellissimi fiori del sottobosco

Rifocillati dalle bellezze della natura e rinvigoriti dai misteriosi punti energetici, è tempo di risalire lungo il bosco, la parte più faticosa della gita, fino a sbucare vicino alla strada che da Drežnica va a Koseč, pochi metri fuori dall’abitato del paese. Se ancora non siamo sufficientemente appagati da quanto visto, c’è ancora una breve escursione da fare: proseguendo lungo l’asfalto in direzione Drežnica, dopo circa 2/300 metri troviamo le indicazioni sulla destra per altre due cascate: SopotKrampež.

Uscendo dalla Koseška korita
Uscendo dalla Koseška korita

E’ una breve passeggiata di 10 minuti lungo una strada sterrata alle pendici del Krn. Prima si trova l’imponente cascata Sopot, sulla sinistra (in realtà le cascate sono due), mentre proseguendo ancora sulla destra troviamo la più piccola cascata Krampež. Per i più arditi, sulla destra della cascata, si può salire attraverso una piccola ferrata, aiutandosi con le apposite catene, fino ad arrivare in cima alla cascata da dove si può vedere una seconda cascata, più piccola. La vista dall’alto vale la fatica di salire, che non è difficile, ma sicuramente da non prendere sotto gamba, viste le altezze e l’assenza di protezioni.

La cascata Sopot
La cascata Sopot

Tornati sulla strada principale, di fronte al bivio per le cascate, possiamo infine ammirare il vecchio ponte in pietra dove un tempo passava la strada militare costruita durante la prima guerra mondiale (una lapide dei soldati italiani si trova lì accanto). Subito accanto sorge un piccolo mulino ad acqua adibito a una sorta di museo agricolo, dove ovviamente non mancano anche reperti militari della grande guerra. Un luogo in ogni modo idilliaco.

La cascata (inferiore) Krampež
La cascata (inferiore) Krampež

L’intero percorso raccontato in questo articolo è perfettamente segnato tramite indicazioni nuove di zecca, sono presenti numerose panchine per riposarsi o mangiare qualcosa e può essere completato in circa 2 ore e mezza, a seconda dell’allenamento. In totale sono 4Km di lunghezza e 250m di dislivello. Il percorso è facile, non è richiesta alcuna particolare abilità o allenamento, basta un minimo di attrezzatura adeguata (scarpe, bastoncini, acqua). La copertura della rete cellulare è presente ovunque, anche in 4G. Presso le cascate Sopot si può bere fresca acqua di fonte.

Mappa della zona

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Come arrivare

Da Trieste: si va a Gorizia e si seguono le indicazioni qui sotto. Tempo di percorrenza: 2 ore.

Da Gorizia: si prende la statale da Nova Gorica verso Tolmin/Bovec. Arrivati a Kobarid si segue per Bovec e subito dopo per Drežnica. Superato il ponte di Napoleone sull’Isonzo si gira a sinistra per Drežnica. Una volta entrati nell’abitato di Drežnica seguire a destra per Koseč. Tempo di percorrenza: 1 ora e 15 minuti.

Da Udine e dal resto d’Italia: si va a Cividale e da lì si prosegue in direzione Slovenia fino a Kobarid, quindi seguire le indicazioni qui sopra.. Tempo di percorrenza: 1 ora e 10m (da Udine).

Vinjeta

I luoghi indicati in questo articolo non richiedono l’utilizzo dell’autostrada slovena, pertanto non serve la vinjeta.

Carlo Ghio

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