Grad Rihemberk

Il castello di Rihemberk riapre le sue porte

Grad Rihemberk
Grad Rihemberk

Quante volte, sin da piccola, passando sotto il colle di Branik ho desiderato esplorare il suo bellissimo castello che sembra proprio come quelli delle fiabe: possenti mura, torrioni e un’alta torre merlata che svetta in centro. Quanti sogni intorno a quel maniero inespugnabile, che si infrangevano contro le sue porte perennemente chiuse! Oggi finalmente i sogni sono diventati realtà: da quest’anno, infatti, il castello di Rihemberk è stato finalmente riaperto al pubblico, dopo alterne vicende e decenni di lavori di restauro.

L'ingresso al Grad Rihemberk
L’ingresso al Grad Rihemberk

Anche solo guardandolo da lontano, il castello di Rihemberk, uno dei più grandi e antichi della Slovenia, appare in tutta la sua maestosità, eretto in posizione strategica a metà tra due mondi: la valle del Vipacco da un lato e il Carso dall’altro. Questa posizione tattica fu sfruttata sin da tempi antichissimi, come dimostrano alcuni ritrovamenti risalenti alla preistoria e le tracce di una fortificazione romana.

Ma la storia del castello vero e proprio inizia nel XIII secolo, con l’arrivo dei conti di Rihemberk, nobili tirolesi chiamati qui dai conti di Gorizia. La famiglia dei Rihemberk diede nome al castello e all’abitato sottostante, che fu “ribattezzato” in Branik solo dopo la Seconda Guerra mondiale.

Il possente castello di Rihemberk
Il possente castello di Rihemberk

La particolarità del castello di Rihemberk è che, nonostante i gravi danni subiti durante le due guerre mondiali, esso conserva ancora vasti tratti delle sue parti più vecchie, permettendoci così di toccare con mano il suo antico passato. Durante i secoli, alla famiglia dei Rihemberk si sono succeduti vari proprietari, tra cui anche gli Asburgo. Gli ultimi a vivere qui furono i conti Lantieri di Gorizia, che abbandonarono il castello alla fine della Seconda Guerra mondiale.

Nei secoli, non solo i proprietari cambiarono, ma anche gli scopi a cui fu adibito il castello e le tecniche di costruzione. Da rocca fortificata che serviva a controllare e difendere il territorio, con le sue possenti mura di stampo romanico, l’aspetto del castello pian piano andò ingentilendosi.

Soprattutto durante l’epoca dei Lantieri, a metà del XVII secolo, il maniero fu trasformato in raffinata residenza nobiliare con sale affrescate di cui oggi, purtroppo, non restano tracce. In quel periodo fu aggiunto un terzo giro di mura e fu barocchizzata la cappella del castello, in origine in stile gotico (al suo interno si possono ancora vedere le mensole che sostenevano i costoloni gotici). Le ultime aggiunte risalgono al XIX secolo, quando i Lantieri, sull’onda dello stile storicistico allora in voga, fecero decorare la grande torre centrale con degli elementi neogotici che le conferiscono un tono romantico.

Il romantico Grad Rihemberk
Il romantico Grad Rihemberk

Questa torre è senz’altro l’elemento più caratteristico del castello che attira da subito lo sguardo. Il bello è che ci si può salire, seguendo le scale di pietra in gran parte originali, e arrivare sul terrazzo panoramico, da dove si gode di una vista mozzafiato sulla Vipavska dolina. All’interno della torre incuriosisce la presenza di una gabbia appesa alla parete, a indicare che un tempo questo spazio fu usato anche come prigione.

La gabbia, però, non risale a quel tempo, ma fu aggiunta molto probabilmente dai Lantieri per dare un ulteriore tocco “storicistico” all’ambiente. Tuttavia, gli abitanti di Branik ancora oggi raccontano storie sui prigionieri della torre, tra i quali uno in particolare, amato segretamente dalla figlia del castellano. Ma di storie e leggende sul castello di Rihemberk ne esistono un’infinità: d’altronde, la sua presenza ha segnato per secoli la vita degli abitanti del luogo.

L'interno della torre
L’interno della torre

Il castello di Rihemberk non è amato solo dagli abitanti locali e dai turisti, ma anche… dai pipistrelli! Numerose colonie di pipistrelli di diverse specie, infatti, hanno scelto il castello come luogo di riproduzione, che proprio per questo è stato incluso nella rete Natura 2000 dell’Unione Europea. D’estate vengono organizzate speciali visite guidate notturne per conoscere più da vicino questi animaletti così particolari, troppo spesso oggetto di pregiudizi e paure infondate.

Pipistrelli all'interno del castello di Rihemberk
Pipistrelli all’interno del castello di Rihemberk

Il castello di Rihemberk è aperto ai visitatori da primavera a fine ottobre, il sabato, la domenica e i giorni festivi. L’ingresso è gratuito. Le visite guidate sono a pagamento e vanno prenotate contattando il numero telefonico 00386 051 201 910 o scrivendo all’indirizzo e-mail grad.rihemberk@gmail.com.

Inoltre, nel castello vengono organizzati eventi e concerti, soprattutto d’estate. Vi consigliamo di seguire la pagina Facebook Grad Rihemberk per essere aggiornati sugli eventi in programma.

Ora che finalmente il sogno di vederlo dall’interno è realizzabile, non mancate di visitare il castello di Rihemberk, splendido maniero dalla storia antichissima, a pochi chilometri dal confine con l’Italia!
Nel frattempo potete ammirarlo stando comodamente seduti e guardandovi il nostro video che vi farà vedere il castello da punti di vista insoliti!

Video reportage

Mappa della zona

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Come arrivare

Da Trieste: si deve salire sul Carso fino alla frazione di San Pelagio/Šempolaj e da lì proseguire in Slovenia in direzione Komen. All’interno del paese di Komen si prosegue sempre dritti in direzione Vipava e Branik, arrivando direttamente sotto al castello. Tempo di percorrenza: 45 minuti.

Da Gorizia: dal valico di Casa Rossa si prende la prima uscita alle prime due rotonde (indicazioni per Koper). Si procede quindi sempre dritti attraversando l’abitato di Volčja Draga e proseguendo fino a Dornberk, dove si svolta a destra in direzione Koper/Sežana. Arrivati al paese di Branik, con il castello già ben visibile di fronte, si svolta a destra in direzione Komen, la strada comincia a salire e si arriva fin sotto al castello. Tempo di percorrenza: 25 minuti.

Da Udine e dal resto d’Italia: conviene passare da Gorizia (uscita Villesse, quindi la nuova autostrada A34 che porta direttamente a Gorizia). Tempo di percorrenza: 1 ora (da Udine).

Vinjeta

Non si percorre alcuna autostrada per raggiungere Grad Rihemberk, pertanto la vinjeta non è necessaria.

Sara Terpin

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