Nell’immaginario di molti, il Carso (kras in sloveno) evoca un paesaggio brullo, caratterizzato dalla pietra e da scarsa vegetazione. Ma il Carso non è (solo) questo: il Carso è anche Carso verde (Zeleni kras), un territorio ricchissimo di tesori naturali, storici e artistici non lontano dal confine con l’Italia, dove il verde, ma anche le acque, creano paesaggi da esplorare e tante storie da scoprire.
Il Carso verde occupa praticamente tutta la regione della Notranjska, quella che un tempo era chiamata in italiano Carniola Interna: una regione carsica collinare ricchissima di grotte, anfratti, fiumi sotterranei, laghi intermittenti e fitte foreste abitate da cervi, lupi e orsi. Da Postumia (Postojna) fino al monte Snežnik (Nevoso) al confine con la Croazia. E Postumia è senza dubbio il capoluogo, non solo amministrativo, di questa regione, ma anche simbolico, grazie alle sue celeberrime grotte di cui abbiamo parlato proprio di recente.
Tra fiumi e laghi intermittenti
L’acqua è l’elemento essenziale che ha plasmato nei millenni la regione del Carso verde. Dalle pendici del monte Nevoso (Snežnik) sgorgano svariati corsi d’acqua che, in superficie e, soprattutto, sotto la superficie, vanno a formare il Cerkniško jezero (lago di Cerknica), il lago più grande della Slovenia… quando c’è! Si tratta infatti di un lago intermittente che si riempie e si svuota a seconda delle precipitazioni, seguendo il ritmo delle stagioni.

Mentre in primavera il lago va a riempire tutta la piana, o polje, di Cerknica, andando anche a formare una piccola isola, nei mesi più caldi si riduce a piccoli specchi d’acqua a malapena navigabili con la canoa, per poi tornare a crescere nel piovoso autunno fino a diventare un’enorme pista da pattinaggio durante il gelo invernale! Meraviglie del Carso verde!

Per conoscere tutti i segreti del lago di Cerknica bisogna andare nell’ameno paesino di Dolenje Jezero dove si trova il Muzej Cerkniškega jezera, o più semplicemente Jezerski Hram. Questo piccolo ma interessantissimo museo si divide in tre sezioni. Una sezione all’aperto, ricavata in un tradizionale “toplar” (non sapete cos’è un toplar? Ne abbiamo parlato qui), si occupa della parte etnologica, in particolare della costruzione delle antiche barche tradizionali, che vengono costruite ancora oggi.

C’è poi un grande pannello dedicato ai tantissimi volatili che vivono in questo particolare habitat del Carso verde. Cliccando sui pulsanti sotto la foto di ogni uccello si potrà ascoltarne il verso! Entrando all’interno dell’edificio del museo, al piano superiore si potrà assistere a un interessante video dove viene raccontata la vita del lago durante le quattro stagioni dell’anno.
Il grande plastico animato del lago di Cerknica.
Ma l’orgoglio del Jezerski Hram è senza dubbio il grande plastico del polje di Cerknica che si trova al piano terra del museo. Sedendosi ai bordi del plastico si può assistere al funzionamento del lago intermittente di Cerknica. In seguito alla pioggia l’acqua scorre dai tanti torrenti che circondano il lago e va a riempirlo fino a inondare gran parte del polje di Cerknica, per poi riscomparire all’interno dei profondi inghittitoi. Quest’acqua andrà poi in parte a finire nelle grotte di Postumia e da lì fino a Lubiana!

Dopo aver scoperto tutto sul funzionamento e la storia del Cerkniško jezero non resta che andare a esplorare dal vivo questa meraviglia del Carso verde e quale mezzo migliore se non una canoa? Ad agosto, quando siamo andati noi, il lago è piccolino, ma perfettamente godibile. Si arriva quasi fino alla riva dove si lascia l’auto in un ampio parcheggio e si può affittare una canoa a due posti da Tur Servis.

Pagaiare in mezzo al lago (da soli o in compagnia di una guida come Andrej Šparemblek di Tur Servis) è un’esperienza meravigliosa. Le acque sono assolutamente calme e calde, d’estate la gente fa anche il bagno e si può arrivare a vedere anche alcuni degli inghiottitoi dove va a finire l’acqua quando è più alta. Uno splendido modo per scoprire, lentamente, le meraviglie naturalistiche di questo luogo unico nel Carso verde.

La storia del Carso
Il Carso è una regione molto particolare, che può essere brulla e pietrosa, come al confine con l’Italia, oppure verdissima, come nella zona di Cerknica che abbiamo appena visitato, dove infatti viene chiamato Carso verde. Il luogo dove andare per scoprire tutte le particolarità e le meraviglie del Carso è senza dubbio il Notranjski Muzej a Postojna.
Al museo del Carso l’orso è sempre protagonista!
La prima parte del museo è interamente dedicata alla storia del Carso, dalla nascita della Terra fino a oggi. Dal tempo remoto in cui a Postumia e dintorni vi era un grande oceano, gli incredibili stravolgimenti succedutisi durante le varie ere geologiche ci hanno regalato questa terra così particolare e ricca di fenomeni naturali davvero unici.

La visita continua andando a conoscere gli animali che vivono nel carso: dal proteo al piccolo ghiro, al maestoso cervo, passando per la lince e il lupo fino al re delle foreste slovene, l’orso bruno. Si arriva quindi all’uomo, alla storia della vita di chi abita queste terre, con sezioni dedicate all’archeologia, alla biologia, all’etnologia e alla storia.
Il ghiro e il proteo sono tra gli animali più particolari e comuni del Carso verde.
Un museo davvero interessante, ben fatto, curato e gestito con grande passione dalla direttrice Tina Poljšak e dai suoi colleghi e colleghe, come Nadja Adam che è stata la nostra bravissima guida in italiano. E’ un museo ancora relativamente poco conosciuto nonostante sorga in una delle località più visitate della Slovenia: se andate alle grotte di Postumia non potete perderlo!
Il Carso sotterraneo
La parola carso è spesso sinonimo di grotte: nelle regioni carsiche, infatti, i numerosi corsi d’acqua tendono di tanto in tanto a inabissarsi formando grotte e anfratti. Oltre alle celeberrime grotte di Postumia, nel Carso verde c’è una grotta in particolare che è famosa per i suoi laghi sotterranei e visitarla è un’esperienza assolutamente imperdibile: parliamo della Križna jama.

La Križna jama è una delle grotte turistiche meglio conservate della Slovenia. Non ci sono luci, non ci sono passerelle in cemento e il numero di turisti che possono visitarla ogni anno è limitato. Addirittura la parte dei laghi è limitata ad un massimo di soli 4 visitatori al giorno. Bisogna indossare gli stivali di gomma e imbracciare le torce elettriche per farsi strada all’interno della grotta.
All’interno della Križna jama, lungo il fiume sotterraneo, con la sola luce delle torce.
All’interno della Križna jama si trovano ben 45 laghi sotterranei, 22 dei quali sono visitabili. Questi laghi hanno profondità che arrivano fino a 7 metri. L’acqua è limpidissima. La presenza di carbonato che si deposita ai bordi dei corsi d’acqua, in particolar modo dove la corrente è più forte, permette la formazione di dighe naturali che hanno così creato tanti laghi all’interno della grotta.

Diverse sono le opzioni per visitare la Križna jama: il tour classico, che si può effettuare tutto l’anno, dura poco più di 1 ora e ci conduce fino al primo lago, sul quale si farà un giro in gommone. Un’alternativa un po’ più lunga (fino a 2 ore), ci conduce anche nel ramo di grotta chiamato “tunnel dell’orso”. Se le condizioni meteo lo permettono (ovvero non c’è siccità o eccessiva acqua) si possono fare anche tour molto più lunghi (da 4 a 7 ore) andando a visitare fino a più di 20 laghi!

All’interno di queste grotte viveva un tempo l’orso delle caverne, oggi estinto. Si può ammirarne però il cranio, ottimamente conservato, oltre ad altri resti se si visita il tunnel dell’orso. Oggi gli orsi non ci sono più, ma ben 50 diverse forme di vita vivono all’interno della Križna jama: crostacei, molluschi, vermi e ovviamente tanti pipistrelli che vengono a svernare nella grotta.
Bloke: il piccolo mare del Carso verde
La regione del Carso verde non è proprio vicinissima al mare. Come se non bastasse, durante i caldi mesi estivi il grande lago di Cerknica è in gran parte asciutto. Se ci si vuole rinfrescare un po’, bisogna allora salire un pochino fino a raggiungere l’altipiano di Bloke (Bloška planota), da dove nascono alcuni dei corsi d’acqua che hanno formato la Križna jama e che poi finiscono nel Cerkniško jezero.

Su questo altipiano idilliaco, dove si narra sia nata la passione per lo sci da fondo in Slovenia, troviamo un piccolo lago artificiale chiamato Bloško jezero ed è proprio qui dove in estate si raduna tantissima gente dai quatro angoli del Carso verde (ma anche dalla vicina Lubiana) per andare a fare il bagno. E’ un luogo particolarmente amato dalle famiglie coi bambini che sicuramente qui si divertono un mondo, tra scivoli e orsi di legno che pescano nel lago!

Accanto al lago sono sorte villette e un glamping nuovo di zecca, Hija Glamping Lake Bloke, costruito interamente in legno, a mano, direttamente dal proprietario Janez Hiti. Sue sono anche le sculture di legno, spesso raffiguranti simpatici orsi, che incontriamo attorno al lago. Un glamping davvero bello, con diverse possibilità di alloggio: dalle semplici tende di legno triangolari, alle casette di Martin Krpan fino al grande appartamento con bagno e jacuzzi.

La storia militare della Slovenia
Nel cuore del Carso verde, vicino alla cittadina di Pivka, sulla strada che porta a Ilirska Bistrica e quindi a Fiume/Rijeka, durante l’occupazione italiana tra le due guerre mondiali, fu costruito un grande complesso di caserme militari che, in seguito alla sconfitta italiana nella seconda guerra mondiale, furono ereditate dall’esercito jugoslavo. Parte di questo grande complesso forma oggi il Park vojaške zgodovine, un interessantissimo quanto particolare museo sulla storia militare della Slovenia e della Jugoslavia.

Un carro armato, sotto le sventolanti bandiere della Slovenia, ci accoglie di fronte alla caserma principale, dove troviamo la biglietteria, un bar-ristorante e un fornitissimo negozio di gadget militari. La visita procede sia all’esterno, dove incontriamo un’enorme locomotiva a vapore tedesca e un jet da caccia jugoslavo, sia all’interno dei vari edifici del complesso militare con un’ampia collezione di carri armati e artiglieria. Gran parte dei mezzi militari esposti appartenevano all’esercito jugoslavo, in parte di provenienza sovietica, in parte americana.
All’esterno e all’interno delle caserme oggi adibite a museo.
La parte più nuova e interessante del museo, e sicuramente quella più amata dagli sloveni, è senza dubbio la sezione chiamata “strada verso l’indipendenza“. Partendo da un busto del Maresciallo Tito si racconta la storia dell’indipendenza della Slovenia dal punto di vista militare. Scendendo nella parte inferiore dell’hangar si viene subito colpiti da un grande carro armato che sale sopra una piccola “Yugo“, l’utilitaria jugoslava degli anni ’80: è l’immagine simbolo della guerra dei 10 giorni, quella che nel 1991 ha portato all’indipendenza della Slovenia.

In questa ala del grande museo, tra carri armati della Teritorialna Obramba (la forza militare che ha combattuto per l’indipendenza della Slovenia, oggi esercito ufficiale) e aerei da caccia jugoslavi, si possono provare due delle esperienze più amate e interessanti dal museo: pilotare un caccia con la realtà virtuale ed entrare in un sottomarino!
Gli aerei si possono ammirare, ma anche pilotare con la realtà virtuale!
Il sottomarino “tascabile” classe P-913 ZETA era un sottomarino da sabotaggio costruito a Spalato negli anni ’80 e in funzione fino agli anni ’90 per conto della marina jugoslava. E’ stato donato alla Slovenia dal Montenegro e portato nel museo di Pivka. Gran parte dei sommergibilisti jugoslavi erano sloveni. Questo sommergibile di soli 19 metri ospitava 4 membri dell’equipaggio. Oggi si può entrare e ammirare al suo interno questo piccolo gioiello della tecnica.

Essendo profondamente contrari a ogni guerra e non particolarmente appassionati di storia militare, ammettiamo di essere stati un po’ scettici all’idea di visitare il Parco della Storia Militare di Pivka, ma ci siamo dovuti largamente ricredere, anche grazie all’entusiasmo del direttore Janko Boštjančič e alle tante iniziative portate aventi da questo museo, unico nel suo genere in Slovenia e davvero molto ben curato ed estremamente interessante. Una meta top nel Carso verde!
Un piccolo, romantico castello
Non può esistere una gita in Slovenia senza visitare nemmeno un castello! Anche nella regione della Notranjska, nel Carso verde, non mancano antichi manieri. Tanti sono andati purtroppo distrutti, ma alcuni sono rimasti in piedi e, perfettamente restaurati, sono oggi visitabili. I due più famosi sono senza dubbio il castello nella roccia di Predjama (vicino alle grotte di Postumia) e il castello di Snežnik, ai piedi dell’omonimo monte, ma ce n’è un terzo meno noto ma a noi particolarmente caro: Grad Prem.

Adagiato su un crinale a picco sul fiume Reka (che più avanti forma le meravigliose Škocjanske jame, prima di sfociare nel Mar Adriatico col nome di Timavo), si trova pochi chilometri prima di Ilirska Bistrica, sulla strada per Fiume/Rijeka, nella regione del Carso verde denominata Brkini. Le prime notizie di questo castello si hanno nel 1213, ma nei secoli è stato più volte modificato, secondo i gusti del tempo, mantenendo comunque intatto l’impianto medievale.

La storia del castello di Prem è legata ai conti di Duino che ne furono i primi proprietari, sotto il Patriarcato di Aquileia, prima che la Carniola passasse agli Asburgo. Durante il regno austriaco il castello passò di mano alle famiglie Oberburg prima e Raunach poi. In seguito al matrimonio tra Ana Maria Raunach e Giovanni Sforza Porcia, all’inizio del XVII secolo, il castello passò quindi alla famiglia friulana Porcia.

Fu usato dai soldati autro-ungarici durante la Prima Guerra Mondiale, dopo di che il castello, ritrovatosi in territorio italiano, cadde in abbandono fino al 1927, quando un ricco medico italiano di origine ebraica, Bruno Zuccolini, lo comprò e, su progetto dell’architetto Alberto Riccoboni e del pittore Mario Lannes, lo traformò nella sua romantica residenza estiva privata che possiamo ammirare ancora oggi.
La splendida visa dal loggiato e un San Cristoforo davvero particolare!
La bella loggia ad arcate, sopra l’ingresso, è stata aggiunta dalla famiglia Porcia che realizzò anche la piccola cappella dedicata a Santa Margherita. Durante il periodo in cui il castello fu di proprietà di Bruno Zuccolini fu aggiunto un affresco di San Cristoforo, fuori dalla cappella, che tiene in mano l’auto di Zuccolini, per salvarla dal crollo del ponte sul fiume Reka. Un San Cristoforo davvero particolare e unico nel suo genere!

Gli arredamenti del castello sono purtroppo andati perduti, ma ai piani superiori sono state allestite mostre sulla storia dei castelli della Notranjska (in gran parte oggi perduti). Senza dubbio la stanza più interessante e affascinante è la grande sala cerimoniale, voluta da Zuccolini, interamente dipinta con la tecnica dell’encausto dal pittore Mario Lannes, dove si trova anche una splendida specchiera d’epoca. Nei sotterranei del castello sono invece in mostra armi e armature medievali.

Molto bella e romantica è la corte del castello, all’interno delle mura, col pozzo in mezzo al prato. Siamo stati proprio qui, nel 2019, alla nostra prima Skrivna Večerija, la cena segreta organizzata al castello di Prem. Durante i mesi estivi la corte viene spesso usata per cerimonie e concerti. Il castello di Prem è visitabile tutti i giorni tranne il martedì, mentre è chiuso da novembre a marzo.
Video-reportage
Abbiamo cercato di descrivere al meglio le bellezze del Carso verde, Zeleni kras, ma a volte le parole non bastano ed è meglio lasciare spazio alle immagini. Abbiamo così preparato un breve video del nostro tour nel Carso verde!
Dove dormire
La regione del Carso verde non è grande ma è senza dubbio molto più godibile prendendosi il proprio tempo, viaggiando slow e quindi pernottando più di una notte in zona. Fuori da Postumia non ci sono grandi alberghi. Oltre al già gitato glamping Hija Glamping Lake Bloke, sono diverse le possibilità di soggiorno in piccoli alloggi agrituristici a contatto con la natura.
L’interno della Krpanova hiša e l’esterno di una più semplice casetta sempre in legno.
Noi abbiamo pernottato due notti presso la fattoria Tekavča Ograda, un’antico casale perfettamente ristrutturato, dove sono a disposizione degli ospiti 3 mini appartamenti e 2 camere, oltre a spazio per campeggiare nel prato antistante la casa dei proprietari.
Casa e cibo tradizionale, uno splendido toplar e un simpaticissimo cucciolo giocherellone!
Le stanze sono semplici e pulite, ma la cosa più bella è senza dubbio il contatto diretto con la natura, gli animali della fattoria (cani, gatti, galline, mucche, cavalli, ecc…), la pace, la tranquillità ma anche i piccoli rumori del bosco… abitato dagli orsi!
Dove mangiare
Cucina di alto livello a Postojna presso il ristorante Štorja Pod Stopnicami. Quello che fino a pochi anni fa era un semplice ristorante di carne alla griglia e fast-food, è oggi un luogo raffinato dove assaporare una cucina dai sapori del territorio reinventata in modo moderno, accompagnata dagli ottimi vini sloveni della vicina Vipavska dolina o Goriška Brda.

Il giovane chef Marko Stankovič stupisce gli ospiti con piatti che reinterpretano ricette e ingredienti tradizionali: una sorprendente zuppa di funghi con crumble al caffè, un piacevole incontro tra terra e mare nel piatto “anatra, seppia e anguilla” o ancora l’antipasto di ricotta, galletti e nocciole caramellate.
Creazioni fantasione di alta cucina, rigorosamente con prodotti del territorio.
Tra il lago di Cerknica e la Križna jama, nel villaggio di Žerovnica (ameno paesello con un bellissimo granaio antico più di 400 anni!), abbiamo cenato ben due volte alla Gostilna Pri Stani, accolti come degli amici dalla signora Stanka Cimermančič-Rok, proprietaria della trattoria, che gestisce assieme al figlio Franci e al marito Franc.

Attivo dal 1983, questo ristorante a conduzione famigliare regala i classici sapori della tradizione culinaria slovena e della Notranjska in particolare. Piatti curati, saporiti ed estremamente abbondanti!
La trattoria Pri Stani offre anche alloggio in diversi tipi di sistemazioni: 3 appartamenti, una camera doppia e una quadrupla.

Presso il lago di Bloke, tra un tuffo e un giro in SUP, ci si può rifocillare presso la Brunarica in okrepčevalnica ob Bloškem jezeru, che fa sempre parte del Hija Glamping Lake Bloke ed è ancora una volta interamente fatta a mano in legno dall’incredibile proprietario del glamping. Panini, hamburger, salsicce e carne alla griglia non mancano mai, oltre al gelato nei mesi caldi e ottimi taglieri di affettati. Più di 300 posti a sedere (100 al coperto), direttamente sulle rive del lago.
Si mangia direttamente sul lago di Bloke, con ottimi taglieri!
Proprio ai piedi del Grad Prem, a un passo dal fiume Reka, immersi nella natura del Brkini, si può mangiare presso un agriturismo davvero ottimo: la Turistična kmetija Ivankotovi. Il locale è interamente a gestione familiare, con la signora Valentina Malečkar ai fornelli, aiutata in sala dal marito Denis e dai figli Jaka e Gašper.
La Turistična kmetija Ivankotovi: cibo di qualità a conduzione famigliare.
Perché scegliere l’agriturismo Ivankotovi? Perché qui gli ingredienti che arrivano in tavola sapientemente preparati sono davvero a chilometro zero, dalla carne alle patate, dalla verdura ai salumi. Tra le specialità ci sono i porcini di Brkini, la zuppa di funghi, l’arrosto di vitello ma soprattutto diversi tipi di struccoli, vero orgoglio della signora Valentina, premiati con la medaglia d’oro della camera di commercio! Anche le bevande sono fatte in casa, come il succo di mela e il profumatissimo sciroppo di sambuco.

Come arrivare
La regione dello Zeleni kras, il Carso Verde, non è lontana dall’Italia. La base di partenza è senza dubbio Postojna (Postumia), facilmente raggiungibile da Gorizia e Trieste in poco più di 40 minuti di autostrada, o alternativamente percorrendo la strada statale (se non si ha la vinjeta autostradale) in circa 1 ora.
Da Postojna si prosegue verso Cerknica (magari facendo una sosta nel meraviglioso Rakov Škocjan) lungo la statale e da lì si può visitare il lago (Dolenje Jezero) e proseguire verso la Križna Jama e Bloke, magari proseguendo fino al Grad Snežnik.
Si torna quindi a Postojna da dove si prosegue fino a Pivka dove sorge il museo della storia militare, Park Vojaške Zgodovine. Il Grad Prem è lungo la stessa strada, proseguendo verso Ilirska Bistrica.

#ifeelslovenia, #zelenikras, #carsoverde
Wow, un articolo molto dettagliato, noi abbiamo visto solo le grotte di Postumia in Slovenia, ci siamo promessi di tornare in Slovenia per approfondire di più questo stato. Nel tuo articolo ci sono molti molti spunti davvero lo salviamo nei preferiti.
Non sono mai stata in Slovenia, ma dalle foto mi sembra che regali paesaggi davvero meravigliosi
Eccomi qui, sono tra quelli che si immaginava il Carso sloveno completamente diverso da come lo hai descritto. Non pensavo che potesse essere così verdeggiante, a giudicare anche dalle tue foto mi ha ispirato un senso di tranquillità, di luogo in cui godersi la natura e rilassarsi a ritmo lento. E che dire del Cerkniško jezero ? Questo lago che ad intermittenza si riempie e si svuota mi ha incuriosita non poco. Mi piacerebbe proprio visitare il Carso verde perchè, come ho potuto leggere sul tuo articolo molto dettagliato e preciso, ha tanto da offrire al viaggiatore. Tra l’altro ho visto su Google Maps che i chilometri non sarebbero poi così tanto superiori rispetto a quando andiamo in ferie in Tirolo. Non vedo l’ora di poter riprendere a viaggiare
Quanta bellezza! Grazie per avermi fatto scoprire quest’angolo di Slovenia, così bucolico, e grazie per i tanti suggerimenti utili a programmare un viaggio. Non vedo l’ora di poter ripartire: la Slovenia è sulla lista da un po’ e non mi perderò questi scenari 🙂
Molto dettagliato il tuo racconto della zona! Ciò che mi ha colpito di più però è la possibilità di passare una giornata nel lago verde degli orsi. Un posto top e tranquillo per le famiglie!
Grazie per questo articolo completo, pieno di informazioni, spiegazioni e fotografie. Sono arrivata per caso al tuo blog e devo dire che mi piace moltissimo la passione con cui descrivi la Slovenia. Questa per me era un terra quasi sconosciuta fino a qualche tempo fa, ma poi piano piano ho iniziato a scoprirla e devo dire che mi ha davvero sorpresa.. il suo patrimonio è davvero unico. Vivendo in Veneto non mi sarà difficile raggiungere la zona del Carso Verde per scoprire anche questa parte di Slovenia..
Mi perdo tra tutti questi nomi complicati, difficili anche da ricordare. Ma mia cara mi hai aperto un mondo con questo articolo. Noi siamo sempre alla ricerca di posti del genere, dove pagaiare sull’acqua di lago e conciliare passeggiate e visite a musei e castelli. devo dire che ho trovato una vera chicca per il prossimo viaggio!
Questo è un luogo che mi interesserebbe particolarmente visitare perchè ricco di natura già a partire dal sottosuolo, storia e turismo. Mi stai convincendo sempre di più a organizzare un viaggio in primavera.
Che regione interessante, ma d’altra parte mi sto rendendo conto attraverso il tuo blog che la Slovenia va ben al di là delle più note mete turistiche…