Pista ciclabile D2 da Tarvisio a Jesenice

D2: la ciclabile transfrontaliera più bella della Slovenia

La Slovenia è un paese di sportivi e in questi ultimi anni il ciclismo è diventato uno sport estremamente popolare, anche grazie ai due super campioni locali Tadej Pogačar e Primož Roglič. La Slovenia è anche un paese “green” e gli itinerari ciclabili stanno diventando sempre più numerosi, a volte con la loro pista dedicata, altre volte, purtroppo, ancora sulla strada con le auto.

In particolare c’è una pista ciclabile in Slovenia che… comincia in Italia! Si tratta del percorso D2, dedicato a Jure Robič, ciclista sloveno purtroppo scomparso a soli 45 anni, investito da un’auto, vicino alla sua città Jesenice. E proprio Jesenice è il termine di questo bellissimo percorso ciclabile di circa 40 km che parte da Tarvisio, immersi nella natura ai piedi delle Alpi Giulie.

Il paesaggio spettacolare lungo la ciclabile D2.
Il paesaggio spettacolare lungo la ciclabile D2.

La particolarità di questo percorso ciclabile, oltre al fatto di attraversare due paesi (e volendo anche l’Austria è a due passi!), è la possibilità di partire comodamente in treno da Gorizia fino a Tarvisio Boscoverde, inforcare la bici, attraversare il confine su due ruote, proseguire fino a Jesenice (buona parte del percorso sarà in leggera discesa) e quindi prendere un secondo treno sulla storica e spettacolare ferrovia Transalpina fino a Nova Gorica, città ricca di piste ciclabili, grazie alle quali si potrà agevolmente tornare alla propria auto. Il percorso si può ovviamente fare anche in senso inverso, ma ci sarà da faticare di più!

La ciclabile con le montagne delle Caravanche sulla sinistra.
La ciclabile con le montagne delle Caravanche sulla sinistra.

Al di là della pista ciclabile in sé, bellissima, tutta asfaltata e costruita in gran parte sul dolce percorso di una vecchia ferrovia dismessa (la Jesenice-Tarvisio, per l’appunto), sono moltissime le cose da vedere lungo il tragitto, così come le eventuali deviazioni e/o allungamenti su ulteriori percorsi ciclabili.

Da Tarvisio a Rateče

Si comincia dalla stazione di Tarvisio Boscoverde, fuori dal paese, dove la ciclovia Alpe-Adria che arriva da Salisburgo e prosegue fino a Grado s’incrocia con la nostra ciclabile per Kranjska gora, che si sposta decisa verso est. Da Tarvisio fino a Rateče sono circa 10 km ed è l’unico tratto costantemente in leggera salita. A circa 2/3 del tratto, si incontra il primo bivio per una meta da non perdere: i laghi di Fusine, Belopeška jezera in sloveno (la Valcanale/Kanalska dolina, oggi in Italia, era tradizionalmente abitata da sloveni e gran parte dei toponimi della valle sono in sloveno o in tedesco).

Lo spettacolare ponte sul Rio Bianco/Bela, poco dopo Tarvisio.
Lo spettacolare ponte sul Rio Bianco/Bela, poco dopo Tarvisio.

La deviazione verso i laghi di Fusine non è lunga, ma è, ahimé, piuttosto faticosa: la salita picchia duro e senza una eBike o buone gambe è probabile che si debba spingere un po’ a mano. La fatica verrà senza dubbio ripagate dalla meraviglia di questi due laghi alpini, posti alle pendici del maestoso monte Mangart. Le possibilità di passeggiate da queste parti sono infinite, ma oggi siamo in bici, per cui ripartiamo fino a raggiungere il confine tra Italia e Slovenia, nei pressi del villaggio di Rateče.

Da Rateče a Kranjska Gora

Dal confine di Rateče comincia ufficialmente il percorso D2, “kolesarska pot Jureta Robiča”. La strada diventa completamente piana e dopo circa 1 chilometro e mezzo si raggiunge il bivio per Planica: qui, andando a destra, si può raggiungere il Nordic Center Planica, il più importante centro di sport invernali nordici (salto, fondo, biathlon) della Slovenia e uno dei più importanti in Europa. Qui parte anche l’itinerario verso la splendida valle Tamar, di cui abbiamo parlato tempo fa.

Si entra in Slovenia!
Si entra in Slovenia!

Proseguiamo lungo il percorso ciclabile D2 e dopo circa un altro chilometro e mezzo si raggiunge una piccola grande meraviglia naturale: la Riserva Naturale di Zelenci (Naravni Reservat Zelenci). Si tratta di un’area paludosa da dove sgorgano le acque della Sava Dolinka, uno dei due rami che formano il grande fiume Sava. Il nome viene dalla parola zelen, che in sloveno vuol dire verde, proprio per via del colore verde smeraldo intenso di queste acque, che formano un colpo d’occhio incredibile con le montagne alle loro spalle!

La riserva naturale di Zelenci nello splendore autunnale.
La riserva naturale di Zelenci nello splendore autunnale.

Una passerella di legno permette di raggiungere il piccolo lago, attraversando la zona paludosa. E’ possibile vedere il lago anche dall’alto, grazie alla presenza di una piccola torre di osservazione, sempre in legno. Un luogo dove ci si può riposare e ammirare questa incredibile meraviglia della natura, prima di risalire in sella alla volta di Kranjska Gora, la più celebre località montana della Slovenia.

Ancora 4 km di pedalate in leggera discesa e, superati gli impianti sciistici che hanno reso famosa questa località montana, si raggiunge il piccolo centro di Kranjska Gora. Sono tantissime le attività che si possono fare a Kranjska Gora, specialmente all’aria aperta, sia d’estate che d’inverno. Ma c’è un luogo iconico che non si può non visitare quando si passa di qui ed è anche un ottimo posto dove fermarsi a riposare e magari mettere qualcosa sotto i denti: il lago Jasna.

Il lago Jasna al tramonto, con le Alpi Giulie.
Il lago Jasna al tramonto, con le Alpi Giulie.

Si chiama lago/jezero Jasna ma in realtà i laghi sono due e sono artificiali, formati da una piccola centrale ideoelettrica alla confluenza dei torrenti Mala e Velika Pišnica. Anche qui, come a Zelenci, il colore smeraldino delle acque dei laghi è qualcosa di indescrivibile. Attorno al lago si trovano panchine, un trampolino per i tuffi, si possono noleggiare canoe o SUP e ovviamente non mancano luoghi di ristoro.

Il lago Jasna col mitologico Zlagorog!
Il lago Jasna col mitologico Zlagorog!

Simbolo di questo lago è senza dubbio la statua dello Zlatorog, il leggendario camoscio dalle corna d’oro, ai più noto come logo di una celeberrima birra slovena! Il lago principale può essere facilmente girato a piedi. Si può fare anche un piccolo percorso kneipp nelle gelide acque di un piccolo torrente, o, per i più social, un selfie per Instagram con vista sul lago! 😉

Da Kranjska Gora a Mojstrana

Quello da Kranjska Gora a Mojstrana è probabilmente il tratto paesaggisticamente più bello della pista ciclabile D2. Il percorso è praticamente tutto in leggera discesa e pertanto si pedala senza problemi. Attorno a noi s’innalzano a sinistra la catena delle Caravanche, che ci separa dall’Austria, e a destra le Alpi Giulie con il Parco del Triglav. È difficile concentrarsi sulla strada quando tutto attorno si ha un panorama così bello!

Uno degli antichi ponti in ferro della vecchia ferrovia, oggi ciclabile.
Uno degli antichi ponti in ferro della vecchia ferrovia, oggi ciclabile.

Lungo il percorso si attraversano due paesi magari meno noti di Kranjska Gora, ma molto pittoreschi, con la loro caratteristica architettura montana, e immersi in un paesaggio da fiaba: Gozd Martuljek e Mojstrana. Da entrambi i paesi partono un’infinità di percorsi da fare a piedi alla scoperta delle alte montagne. Per chi avesse tempo ne segnaliamo due in particolare. Da Gozd Martuljek in particolare parte il trekking verso le due bellissime cascate di Martuljek, una camminata non difficile che ci porta nel cuore delle Alpi Giulie ad ammirare la potenza del torrente Martuljek.

La bella architettura alpina di Mojstrana.
La bella architettura alpina di Mojstrana.

Dopo circa 13 km la ciclabile arriva a Mojstrana, un villaggio più grande, con alcune bellissime case tipiche alpine, dove si trova il modernissimo Museo alpino sloveno (Slovenski planinski muzej), un luogo da vedere per tutti gli amanti dell’alpinismo. Dal museo una strada prima asfaltata e poi sterrata s’inoltra lungo la val Vrata, alla base della quale si staglia l’imponente parete nord del Triglav. Lungo questa strada s’incontra una delle più famose cascate della Slovenia: Slap Peričnik. La deviazione non è lunga né difficile e merita decisamente la fatica in più.

Oltre questo ponte si può andare al parcheggio e centro turistico di Mojstrana.
Oltre questo ponte si può andare al parcheggio e centro turistico di Mojstrana.

Subito fuori l’abitato di Mojstrana troviamo il centro turistico, con parcheggio, lungo la Sava Dolinka. Questo era un tempo l’inizio del percorso ciclabile e tanti continuano a partire/arrivare qui, essenso la parte più panoramica del percorso. Qui è anche possibile prendere bus navetta per Kranjska Gora con trasporto bici. Ma la ciclabile oggi continua fino alla sua conclusione naturale, la città industriale di Jesenice.

Da Mojstrana a Jesenice

Il tratto da Mojstrana a Jesenice è quello meno conosciuto di questa ciclabile e l’ultimo a essere stato riadattato al suo nuovo uso. E’ anche l’unico tratto in terra slovena che non segue pedissequamente il vecchio tracciato ferroviario e ci sono anche un paio di salite “vere”. Nulla di tremendo o lungo, ma giusto un po’ più faticoso rispetto al resto del percorso, specialmente per chi non fosse in gran forma (come noi!).

L'inizio dell'ultimo tratto della ciclabile, da Mojstrana a Jesenice.
L’inizio dell’ultimo tratto della ciclabile, da Mojstrana a Jesenice.

E’ anche il tratto più selvaggio, nella sua prima parte e decisamente meno frequentato dai turisti. La parte finale è a tratti su strada aperta al traffico automobilistico, ma mai particolarmente trafficata. Poco prima di scendere a Jesenice, lasciando la città e l’autostrada sulla sinistra, si può fare un’interessante deviazione (ma in salita!) verso la splendida Gola di Vintgar (arrivando nella parte finale della gola) o addirittura si può proseguire fino a Bled, da dove si può tornare a Nova Gorica in treno. Ma ci vogliono fiato e gambe buone!

Gli antichi edifici industriali di Stara Sava a Jesenice.
Gli antichi edifici industriali di Stara Sava a Jesenice (foto da Wikipedia).

Jesenice di per sé non è certo una meta turistica, è una città industriale, che però sta pian piano cercando di guadagnarsi un suo piccolo spazio. Quasi nascosta tra la ferrovia e i centri commerciali, è particolarmente interessante la vecchia zona industriale di Stara Sava, in gran parte restaurata. Qui sorgeva l’antica ferriera (oggi la fonderia si trova più a valle), vicino al fiume Sava, e si possono ammirare il Palazzo Ruard, la chiesa dell’Assunzione di Maria e San Rocco, le baracche dei lavoratori e i resti della ferriera, tra cui un altoforno ancora intatto.

L'incredibile arco in pietra del Solkanski most sull'Isonzo.
L’incredibile arco in pietra del Solkanski most sull’Isonzo, lungo la ferrovia Transalpina.

Da Jesenice si può prendere un treno per Nova Gorica lungo la storica linea della ferrovia Transalpina, passando per Bled, Bohinjska Bistrica fino alla valle dell’Isonzo. Uno dei percorsi ferroviari più belli della Slovenia e d’Europa. Alternativamente si può prendere un autobus per tornare fino a Kranjska Gora o Rateče.

Carlo Ghio

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