Vi abbiamo parlato spesso delle tradizioni della Benečija (qui e qui, ad esempio), zona che comprende le valli del Natisone e dei suoi affluenti (in provincia di Udine). Qui vive la comunità di lingua slovena che custodisce e coltiva con amore la propria cultura e le usanze tramandate di generazione in generazione. Tra queste usanze vi sono anche quelle legate alla festa dell’Assunzione di Maria, che in Benečija si chiama Rožinca.
La festa dell’Assunzione di Maria e dei fiori
L’Assunzione di Maria è una delle feste più importanti e popolari tra i fedeli. Sebbene il dogma dell’Assunzione sia stato proclamato solo nel 1950, la festa veniva celebrata già nei primi secoli dopo Cristo.
Il profondo radicamento della venerazione dell’Assunzione di Maria in tutta la Slovenia si riflette anche nella varietà di nomi dati alla festa: veliki šmaren, velika maša, velika gospojnica… In Benečija la festa è chiamata “Rožinca”, dalla parola slovena “roža”, che significa “fiore”. Il motivo sarebbe da ricercare nella leggenda secondo cui quando gli Apostoli si recarono alla tomba di Maria, non trovarono il suo corpo, bensì dei fiori. Per questo motivo i fiori sono al centro della festa e la stessa Madre di Dio, nella devozione popolare slovena, viene chiamata “Roža Marija” (“Maria Fiore”).

I fiori, o più precisamente le erbe spontanee, rappresentano anche concretamente un elemento fondante della Rožinca. Il giorno prima dell’Assunzione, infatti, in alcuni paesi della Benečija, come Dreka (Drenchia) e Sauodnja (Savogna), si raccolgono erbe e fiori selvatici per farne dei mazzi, chiamati “snopicji” nel dialetto sloveno locale. Il giorno successivo, le donne portano i mazzetti alla Messa dell’Assunzione, dove vengono benedetti dal parroco. In alcuni paesi, come ad esempio a Matajur (Montemaggiore) o Špietar (San Pietro al Natisone), i mazzetti vengono benedetti alla vigilia dell’Assunzione.

Ma a cosa servono questi mazzetti? Vengono messi a seccare per poi essere bruciati in particolari occasioni. Il fumo viene utilizzato a mo’ d’incenso per benedire la casa, la stalla o i campi – questo per proteggerli da fulmini, grandine e altre disgrazie. Dato che i mazzetti sono composti anche da erbe officinali, queste vengono utilizzate per preparare delle tisane. La composizione dei mazzetti varia leggermente da villaggio a villaggio, ma ci sono sempre almeno sette piante diverse, che si dice simboleggino le sette virtù di Maria.

La tradizione degli “snopicji” è così antica che non si sa esattamente quando sia iniziata. Certo è che, ancora oggi, è una tradizione molto amata e sentita, anche grazie all’impegno delle associazioni culturali come Kobilja Glava di Dreka (Drenchia), guidata da Luciana Cicigoi, che ogni anno organizza laboratori per la preparazione dei tradizionali mazzetti a cui tutti possono partecipare.
Rožinca: il nostro video della festa dell’Assunzione in Benečija
Come da tradizione non può mancare un nostro breve video per trasmettere in modo ancor più coinvolgente l’atmosfera di questa festa e capire il legame che unisce queste persone alle loro tradizioni, alla loro lingua slovena e alla loro terra.
Una grande festa per tutti
La festa della Rožinca è uno degli eventi più importanti e più sentiti dagli abitanti della Benečija. I paesi di queste valli sono andati via via svuotandosi a causa dell’emigrazione, tanto che il comune di Dreka (Drenchia) è quello meno popolato del Friuli Venezia Giulia. Ma per la Rožinca i paesi della Benečija riprendono vita: in diverse località, come ad esempio nel paese di Matajur (Montemaggiore), oltre che a Dreka, i festeggiamenti, chiamati “senjam”, durano diversi giorni, con un ricco programma che comprende concerti, balli e rappresentazioni teatrali.

Il culmine della festa è ovviamente il 15 agosto. A Razpotje (Cras), una frazione del comune di Dreka, tutti si radunano a messa nella chiesa dell’Assunzione della Vergine Maria, immersa nel verde dei boschi. Spesso la messa viene celebrata all’aperto, anche perché la chiesa non potrebbe contenere il gran numero di partecipanti, che arrivano da ogni dove: dai villaggi vicini, dalle città, ma anche da più lontano. Per questa festa, infatti, molti abitanti del luogo emigrati all’estero tornano nel loro paese d’origine.

È un giorno in cui tutti si ritrovano per chiacchierare, rievocare i ricordi e cantare insieme. I canti sloveni sono una parte molto importante della festa: il coro locale Rečan, che coltiva la tradizione canora slovena, partecipa alla messa solenne della Rožinca, oltre che a vari concerti. Anche la liturgia, celebrata dal monsignor Marino Qualizza, è anche in lingua slovena.

Alla messa segue la processione, durante la quale gli uomini portano in spalla una bellissima (ma pesante!) statua della Madonna. Per quanto faticoso possa essere, chi porta la statua è onorato di svolgere questo compito. Alla fine delle celebrazioni liturgiche ci si intrattiene in un momento di convivialità, con piatti tipici come il tradizionale dolce delle feste chiamato “gubanca”. La Rožinca è davvero una festa che riesce a unire tutti, facendo sentire anche chi, come noi, non è del luogo, parte della comunità, grazie all’ospitalità autentica della gente della Benečija.
Adoro prima di tutte le ste dove i fiori sono protagonisti, poi bellissimo quando si riesce a riunire tutta la comunità per i festeggiamenti, una festa davvero sentita da tutti!
É incredibile come la presenza dei fiori, in particolari quelli spontanei e di campo, siano così presenti all’interno delle feste popolari slovene! Danno davvero un senso di appartenenza e di autenticità che in poche altre tradizioni si può notare!
Sicuramente ancora più affascinante il luogo quando le tradizioni sono così sentite. Bella poi la messa all’aperto molto più coinvolgente, grazie per la condivisione dell’esperienza