Kravji-bal, Bohinj

Kravji bal: il ballo delle vacche a Bohinj

Gli sloveni, si sa, amano ballare: quando parte qualche canzone tradizionale non manca mai chi si lancia in pista. Ma il ballo più famoso della Slovenia non lo ballano belle ragazze ed eleganti signori, bensì… le vacche! Parliamo ovviamente del Kravji bal di Bohinj, una delle feste tradizionali che da più anni vengono tenacemente portate avanti in uno dei luoghi più belli e famosi della Slovenia.

Kravji bal: da festa di pastori a evento turistico

Il Kravji bal si svolge a Ukanc, sulla riva ovest del lago di Bohinj, solitamente alla terza domenica settembre. Pochi abitanti di Bohinj ricordano esattametne le origini di questa manifestazione; di sicuro la tradizione affonda le sue radici in una festa in onore dei pastori che in autunno riportavano a valle le mandrie di vacche dalle malghe tra le montagne sopra Bohinj. Cosa che avviene ancora oggi.

I meravigliosi prati di Ukanc circondati dalle Alpi, palcoscenico bucolico del Kravji bal.
I meravigliosi prati di Ukanc circondati dalle Alpi, palcoscenico bucolico del Kravji bal.

Un tempo i signori del luogo organizzavano una festa in onore dei pastori nella vecchia locanda “pri Tomaževcu” a Bohinjska Češnjica; nel corso degli anni si è sparsa sempre di più la voce di questa festa attirando sempre più gente dal circondario di Bohinj e oltre facendo del Kravji bal la più imporante e attesa festa dell’anno.

Comincia la sfilata con l'arrivo dei pastori di Bohinj.
Comincia la sfilata con l’arrivo dei pastori di Bohinj.

Quasi cent’anni fa, attorno al 1925, si decise di legare questa festa alla fine della stagione turistica così che anche i lavoratori degli alberghi di Bohinj potessero unirsi ai festeggiamenti. Dopo la seconda guerra mondiale, quella che in origine era solo una domenica di festa per gli abitanti del luogo si trasformò in una vera e propria attrazione turistica organizzata dall’ufficio del turismo di Bohinj.

La sfilata delle vacche al Kravji bal.
La sfilata delle vacche al Kravji bal.

Il Kravji bal come lo possiamo vivere ancora oggi si svolge a Ukanc dal 1954, ai piedi del monte Pršivec, a due passi dal lago di Bohinj, dalla splendida cascata Savica e rigorosamente su un prato, all’aperto, confindando nella clemenza del tempo (e miracolosamente è stato annullato solo in rare occasioni).

Giovani ragazzi in abiti tradizionali della zona di Bohinj.
Giovani ragazzi in abiti tradizionali della zona di Bohinj.

Tradizione è la parola chiave del Kravji bal. Durante la festa si possono ammirare i costumi tradizionali tipici della Gorenjska, le antiche attrezzature dei pastori, come la “basenga“, ovvero tutto il necessario per produrre il formaggio in malga, le vacche decorate e ovviamente la musica e i balli folkloristici tipici di questa regione. Anche se è un evento turistico riesce a mantenersi particolarmente autentico e sentito dalla gente del luogo. E di questi tempi non è una cosa da poco.

La vacca cika più bella del Kravji bal!
La vacca cika più bella del Kravji bal!

Le regine del Kravji bal: le mucche!

Le protagoniste del Kravji bal sono ovviamente loro, le bellissime mucche di razza “cika“, l’unica autoctona della Slovenia. Negli anni ’60 del secolo scorso stavano quasi per estinguersi, soppiantate da altre razze tedesche; per fortuna furono fatti importanti sforzi per conservare questa razza che si è ripresa e oggi i bovini di razza Cika sono numerosi e allevati in quasi tutte le regioni della Slovenia.

Uno splendido esemplare di "cika" al Kravji bal.
Uno splendido esemplare di “cika” al Kravji bal.

Le vacche cika sono di dimensioni relativamente ridotte e leggere, di colore rosso-marrone solitamente (ma non necessariamente) con una linea bianca continua sulla schiena e sul petto, un muso largo e corna sottili rivolte verso l’alto. Amano pascolare in montagna, anche sui pendii più ripidi e meno accessibili, sono note per la loro buona fertilità, il forte istinto materno e la lunga vita. In Slovenia si vive bene e a lungo, a quanto pare, per lo meno per chi fa una vita… svaccata! 😉

Le vacche "cika" con i loro pastori scendono a valle.
Le vacche “cika” con i loro pastori scendono a valle.

Le regine del Kravji bal, le vacche cika, scendono dalle malghe poste tra le alte montagne sopra il lago di Bohinj assieme ai loro pastori facendo una vera e propria sfilata tra ali di folla, come se fossero delle modelle, ma del resto al Kravji bal un’attenta giuria dovrà votare la più bella vacca di Bohinj, il paragone ci appare quindi parecchio calzante!

Un anziano pastore con la sua vacca decorata.
Un anziano pastore con la sua vacca decorata.

E come ogni buona modella che si rispetti, anche le splendide vacche cika di Bohinj si devono mettere in ghingheri. Pulite, pettinate, curate in ogni dettaglio e addobbate con splendide decorazioni floreali. Alla fine della sfilata si riposano sull’erba, all’interno dei recinti dove i giurati possono esaminarle per bene e, a gara conclusa, anche i visitatori possono ammirarle e immortalarle nelle proprie foto ricordo. E, se loro vogliono, si possono anche accarezzare, con cautela!

Anche le placide cika a volte si arrabbiano!
Anche le placide cika a volte si arrabbiano!

Kravji bal: una grande festa per grandi e piccini

Il Kravji bal è sicuramente una delle feste tradizionali più sentite in Slovenia. E’ un evento turistico, non mancano i turisti stranieri (noi per primi!), ma è prima di tutto una grande festa della gente di Bohinj e ancora oggi chiude, in qualche modo, l’alta stagione del turismo in quella che è probabilmente la zona più turistica della Slovenia.

Sul palco del Kravji bal possono ballare tutti, grandi e piccini!
Sul palco del Kravji bal possono ballare tutti, grandi e piccini!

Oltre alla sfilata delle vacche, al Kravji bal non manca un piccolo mercatino con artigianato locale, souvenir, macchine agricole e, soprattutto, un’abbondante offerta enogastronomica con i cibi tipici della Gorenjska, quasi tutti decisamente calorici e a base di carne di maiale (klobase, žganci, štrudel, etc…) e ovviamente fiumi di birra e formaggio, il prodotto principe delle vacche locali.

La musica dell'Ansambel Saša Avsenika anima il Kravji bal.
La musica dell’Ansambel Saša Avsenika anima il Kravji bal.

Durante la prima parte della festa si alternano sul palco gruppi folkloristici che arrivano dai quattro angoli della Slovenia. Una costante che non manca mai è la musica: da quella tradizionale dei balli folkloristici a quella “narodnozabavna“, la musica popolare slovena, rigorosamente dal vivo con alcuni tra i gruppi locali più famosi.

Danze e spettacoli di folklore animano il Kravji bal.
Danze e spettacoli di folklore animano il Kravji bal.

Il Kravji bal è decisamente una festa perfetta per le famiglie, sempre numerose quelle slovene. I ragazzi si divertono un sacco nei prati di Bohinj, ad ammirare e, con un po’ di attenzione, coccolare le vacche e a ballare sulla musica tradizionale. I genitori solitamente si concentrano maggiormente su cibo e birra! 😉

Non solo mucche: slap Savica e il lago di Bohinj

Il Kravji bal è una festa che comincia alle 10 del mattino e va avanti fino alle 6 di sera. Per chi non avesse voglia di passare l’intera giornata sul prato di Ukanc ad attendere le vacche e ad ammirare gli spettacoli folkloristici, la zona è ricchissima di cose da vedere e si può entrare ed uscire dal perimetro della festa senza problemi.

Il paesaggio idilliaco attorno a Ukanc.
Il paesaggio idilliaco attorno a Ukanc.

Una delle escursioni più belle che si possono fare è senza dubbio quella alla cascata Savica (Slap Savica). Si tratta di 8km di facile trekking (andata e ritorno), tutto in leggera salita partendo dal prato del Kravji bal. Si attraversano le belle case tipiche di Ukanc prima di immergersi nel bosco e arrivare lungo il fiume Savica fino al rifugio Koča pri Savici, dove eventualmente ci si può rifocillare.

Le gelide acque del torrente Savica.
Le gelide acque del torrente Savica.

Da lì inizia la salita un po’ più ripida, con tratti su scalini, fino al punto panoramico sulla splendida Slap Savica, alta 78 metri, la più bella cascata della zona di Bohinj. Il percorso dal rifugio alla cascata è a pagamento (3€), ma per chi va in treno al Kravji bal l’ingresso è gratuito (o almeno lo era nel 2022!).

La splendida cascata Slap Savica a Bohinj.
La splendida cascata Slap Savica a Bohinj.

La cosa bella del ritorno è… che è tutto in discesa, così si può ammirare lo splendido panorama del Parco Nazionale del Triglav senza il fiatone, arrivando giusto in tempo per la sfilata delle vacche. Un’alternativa sicuramente più breve e riposante è andare sulla riva del lago di Bohinj e godersi le sue acque trasparenti in tranquillità.

Il lago di Bohinj nei colori autunnali.
Il lago di Bohinj nei colori autunnali.

Anche la funivia che porta sul comprensorio sciistico del Vogel è molto vicina al perimetro della festa del Kravji bal e si può comodamente raggiungere a piedi; a settembre ovviamente non si può sciare, non c’è neve, ma la vista dal Vogel verso il lago di Bohinj, il Triglav e le Alpi Giulie è di quelle che tolgono il fiato. E ovviamente si possono fare infinite passeggiate in quota.

Kravji bal: Informazioni utili

  • Il Kravji bal si svolge a Ukanc, sul lago di Bohinj, solitamente la terza domenica di settembre. Nel 2023 sarà il 17 settembre.
  • Il prezzo del biglietto d’ingresso al Kravji bal è 5,00€, gratuito per i bambini fino a 14 anni.
  • Il modo migliore, economico ed ecologico per andare al Kravji bal è col treno da Nova Gorica (o Sežana per chi viene da Trieste) per Bohinjska Bistrica e da lì il bus gratuito (linea 1a) per Ukanc. Solitamente esiste un biglietto speciale che include il treno a/r, l’ingresso al Kravji bal e Slap Savica.
  • Si può raggiungere Ukanc anche in auto, ma è meno ecologico e in teoria il parcheggio è a pagamento (ma non sempre). Ci si mette circa lo stesso tempo del treno, ma si ha indubbiamente maggiore flessibilità come orari (piuttosto limitati col treno).
  • Un’alternativa più romatica per raggiungere Ukanc è prendendo il vaporetto che parte da Ribčev Laz, anche in questo caso sono solitamente disponibili biglietti cumulativi con la festa.
Carlo Ghio

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