La Poljanska dolina è una valle verdissima e molto pittoresca, a pochi chilometri dalla cittadina storica di Škofja Loka, che con i suoi panorami rilassanti invita a una vacanza rigenerante immersi nella natura. Ma la Poljanska dolina non è solo natura: qui possiamo scoprire anche un ricco patrimonio culturale, fatto di storia e arte.
Cosa vedere nella Poljanska dolina: il maniero Tavčarjev dvorec
Uno dei punti di maggior attrazione della Poljanska dolina dal punto di vista storico-artistico è senza dubbio il Tavčarjev dvorec (maniero di Tavčar) nel villaggio di Visoko, un imponente complesso rurale menzionato per la prima volta in fonti scritte del XIV secolo.

Ma chi era il personaggio che ha dato nome a questo maniero? Ivan Tavčar (1851 – 1923) è uno tra i più famosi autori di prosa sloveni: di professione avvocato, fu anche giornalista e prese parte attiva alla vita politica del tempo, ricoprendo cariche importanti (fu sindaco di Lubiana e deputato al parlamento austriaco).
Tavčar nacque a Poljane, località che dà il nome alla Poljanska dolina, e per tutta la vita fu combattuto tra l’attaccamento alla campagna e l’apertura verso le grandi città. Alla fine, però, l’amore per la sua natia Poljanska dolina prevalse e nel 1893 acquistò il maniero di Visoko dall’ultimo discendente della famiglia Kalan, che fu proprietaria del complesso dalla metà del XVII secolo alla fine del XIX secolo. Il termine “maniero” non è esagerato, anche se si tratta di una casa colonica: l’imponenza e la perfezione estetica dell’edificio ne fanno uno dei più importanti monumenti architettonici dell’architettura rurale in Slovenia.


Il maniero di Visoko fu molto importante anche per l’opus letterario di Tavčar: pare che nella soffitta del maniero Tavčar trovò un baule pieno di documenti e appunti sulla famiglia Kalan, sulla base dei quali poi scrisse una delle sue opere più famose, il romanzo Visoška kronika (Le cronache di Visoko).
Date le dimensioni e l’ampiezza del complesso del Tavčarjev dvorec, i lavori di restauro hanno richiesto molto tempo e ancora non sono terminati. Tuttavia, il maniero è in gran parte già tornato al suo antico splendore: per il momento è possibile visitare il piano terra ristrutturato della casa padronale che ospita quattro collezioni museali, la sala dei matrimoni e la tradizionale “cucina nera” ancora funzionante. A disposizione dei visitatori c’è anche il caffè Visoko, che nella bella stagione serve i clienti nel piacevole giardino estivo all’ombra di possenti alberi.


Ai margini del bosco si trova la cappella con la tomba di famiglia, fatta erigere da Tavčar, dov’è sepolto assieme ai suoi familiari. Davanti al maniero si erge l’imponente statua in bronzo dello scrittore, con lo sguardo rivolto verso il suo paese natale, Poljane. Una curiosità: nei prati vicino al maniero, nel 1897 Tavčar fece costruire quello che fu il primo campo da tennis in Slovenia.
Cosa vedere nella Poljanska dolina: Centro culturale Šubic, arte a tutto tondo
A pochi chilometri dal maniero di Visoko si trova un’altra collezione museale che merita una visita: il Centro culturale dei pittori Šubic (Šubičeva hiša), ospitato nella casa natale dei pittori Janez e Jurij Šubic. I Šubic sono considerati la più numerosa famiglia di artisti della Slovenia: ben 16 membri della famiglia, infatti, furono attivi in campo artistico.

Štefan Šubic (1820 – 1884) dirigeva il più importante laboratorio sloveno di pittura e arti figurative della seconda metà del XIX secolo a Poljane. La tradizione artistica familiare fu continuata da tutti e cinque i figli di Štefan, tra cui Janez e Jurij sono tra i più importanti pittori sloveni del Realismo, anche se entrambi morirono molto giovani (Jurij è, tra l’altro, l’autore del famoso dipinto “Pred lovom” – “Prima della caccia”).

I Šubic facevano parte dei cosiddetti “podobarji”, maestri che nelle proprie botteghe lavoravano in una varietà di tecniche, dal disegno, all’intaglio, alla pittura, alla doratura, alla falegnameria e alla carpenteria. Le conoscenze artistiche venivano tramandate di generazione in generazione.

Tutte queste abilità possono essere vissute da vicino presso il Centro culturale dei pittori Šubic, dove i visitatori possono sperimentare in prima persona alcuni procedimenti artistici. Oltre alle opere artistiche, agli oggetti e agli strumenti esposti, la casa stessa merita una visita: i mobili tradizionali e la cucina nera riportano i visitatori all’epoca in cui la famiglia Šubič viveva e lavorava ancora nella casa.
Cosa vedere nella Poljanska dolina: tra chiese e antichi mulini
Le opere della famiglia Šubič adornano molte chiese della Poljanska dolina e dei dintorni, molte delle quali si trovano su splendidi punti panoramici, come ad esempio la chiesa di San Volfango (Sveti Volbenk) a Log e la chiesa dell’Addolorata Madre di Dio a Bukov vrh. La maggior parte di queste chiese può essere raggiunta in auto, anche se il modo più bello per arrivarci è sicuramente una bella passeggiata tra i verdi pascoli e i boschi della Poljanska dolina.


Oltre all’arte sacra, nella Poljanska dolina troviamo anche molte importanti testimonianze dell’architettura rurale tradizionale. Tra queste c’è la Koširjeva kašča nel villaggio di Suhi Dol, probabilmente il più antico edificio rurale della Poljanska dolina. Il termine “kašča” indica una sorta di casetta in legno e pietra utilizzata in passato per conservare il raccolto. Oggi la Koširjeva kašča ospita un’interessantissima collezione etnografica, allestita con amore dal proprietario, il signor Matevž Košir (classe 1931). Tra vecchi attrezzi agricoli, mobili, dipinti, fotografie e lettere, la kašča del signor Matevž custodisce ricordi della vita nella valle Poljanska, riportandoci nel passato come una sorta di macchina del tempo.


Nella Poljanska dolina fino al secolo scorso erano attivi molti mulini, dato che il mestiere di mugnaio era di grande importanza economica per la popolazione locale. Uno dei pochi mulini ancora in funzione è il Fartunov mlin (“Mulino di Fartun”) a Hotovlja, costruito probabilmente all’inizio del XVII secolo e oggi monumento culturale. Nel 2015, dopo essere stato danneggiato da un’alluvione, il mulino è stato restaurato con cura dal proprietario, il signor Stanislav Demšar.

Stanislav e la sua famiglia hanno dimostrato un grande amore e rispetto per quest’antico mulino, dato che tutte le spese del restauro sono state a carico loro, senza alcuna sovvenzione. Vicino al mulino si trova un’altra particolarità della Poljanska dolina, il “birtah“, tradizionale essiccatoio per il fieno con tre finestre e quattro pilastri di legno. Una curiosità: sulla facciata della casa padronale accanto al mulino spicca un affresco raffigurante San Martino, opera di Maja Šubic, discendente della celebre dinastia dei Šubic di cui vi ho parlato più sopra.
Cosa vedere nella Poljanska dolina: la Rupnikova linija
Gli appassionati di storia troveranno sicuramente di grande interesse la famosa Rupnikova linija (Linea Rupnik), una parte della quale si snoda nella Poljanska dolina. Si tratta di un sistema di fortificazioni sotterranee e fuori terra costruito dal Regno di Jugoslavia nel 1938-1941 lungo il confine di Rapallo come difesa da un eventuale attacco italiano.

Il complesso prende il nome dal generale jugoslavo di origine slovena Leon Rupnik, che fu per molti anni il capo di stato maggiore per la costruzione del sistema di fortificazioni. Per la costruzione della Rupnikova linija, che originariamente comprendeva 4000 bunker e 12 fortificazioni, furono impiegati oltre 60.000 soldati.
Ma perché queste fortificazioni qui, tra pascoli e boschi? La Poljanska dolina era di importanza strategica in quanto forniva un facile accesso a Lubiana. Per questo motivo, l’area è disseminata di piccoli bunker e di tre grandi fortificazioni sotterranee, una delle quali, la cosiddetta Fortezza di Goli vrh, è aperta alle visite guidate.


Accompagnati da una guida, i visitatori percorrono la galleria lunga 200 metri, che arriva a circa 25 metri di profondità, affiancata da un sistema ramificato di gallerie e sale più piccole. Salendo 124 gradini si arriva alla parte superiore del bunker, nascosta tra le fronde del bosco. La fortezza ospita una mostra permanente di manufatti risalenti all’epoca della sua costruzione.

I visitatori appassionati di storia ed escursionismo hanno a disposizione due sentieri tematici dedicati alla Rupnikova linija, di diversa lunghezza: 2 o 5 ore. Lungo i sentieri si può scoprire la storia della costruzione dei bunker grazie ai pannelli informativi, oltre a godere della splendida natura e dei panorami della Poljanska dolina.
Cosa e dove mangiare nella Poljanska dolina: prodotti tipici e specialità locali
Vista l’abbondanza di pascoli, uno dei prodotti tipici d’eccellenza della Poljanska dolina è senza dubbio il formaggio. In questa valle molte fattorie producono latticini, ma la più famosa è la fattoria Pustotnik a Gorenjska vas. L’attività casearia è stata avviata 35 anni fa da Žuža e Milan Brence, in una fattoria antica di trecento anni. Negli ultimi anni l’attività sta passando nelle mani di tre dei quattro figli di Žuža e Milan, tra cui Katarina, che ci ha illustrato la fattoria e i loro prodotti.

I Brence hanno 65 mucche da latte, di cui ognuna produce circa 27 litri di latte al giorno – una quantità molto inferiore rispetto alle mucche delle aziende con produzione a vasta scala, ma che garantisce maggior benessere agli animali. Oltre al latte delle proprie mucche, la fattoria Pustotnik utilizza anche latte di capra e di pecora acquistato dagli allevatori della zona circostante. Questo permette di ottenere un’ampia gamma di prodotti caseari di altissima qualità, come testimoniano i numerosi premi vinti dalla fattoria, tra cui l’argento ai World Cheese Awards, il più grande concorso mondiale di formaggi.

Tra i piatti tipici della Poljanska dolina da assaggiare assolutamente ci sono i drobnjakovi štruklji (struccoli di erba cipollina): pasta fatta in casa ripiena di erba cipollina e cotta in brodo. Abbiamo avuto la fortuna di assistere alla preparazione di questo piatto tradizionale, preparato per noi dalla signora Petra Potočnik della fattoria Pr’ Šupc di Hotavlje, che abbiamo degustato presso il rifugio Lovska koča na Javorču sullo Žirovski vrh Sv. Urbana, a 900 metri slm.

Il rifugio, aperto nel fine settimana e nei giorni festivi, è raggiungibile comodamente in auto dal paese di Gorenja vas, ma è anche una meta popolare per escursioni a piedi o in bici. Di proprietà dell’associazione di caccia locale, il rifugio è gestito dai simpatici Boštjan Avsec e Saša Pivk Avsec, che deliziano gli ospiti con piatti sostanziosi come gulasch, jota, arrosto di maiale e dolci fatti in casa.

Nella Poljanska dolina non manca ovviamente la tipica “gostilna”, il locale tradizionale per eccellenza. A Poljane si trova la Gostilna na Vidmu, un’antica trattoria in attività da oltre 230 anni, luogo frequentato anche dallo scrittore Ivan Tavčar. In un ambiente dallo stile rustico e accogliente si possono gustare piatti tradizionali per lo più a base di carne, tra cui lo “Zrezek Tavčar”, una gustosa scaloppina con formaggio e noci.
Informazioni utili
Ufficio turistico della Poljanska dolina
- Indirizzo: Poljanska cesta 55a, 4224 Gorenja vas
- Telefono: 00386 31 720 573
- e-mail: zavod@poljanskadolina.com
- Indirizzo web: www.poljanskadolina.com
- Orario: lunedì-venerdì 9.00-14.00
Dvorec in Kavarna Visoko
- Indirizzo: Visoko pri Poljanah 1
- Telefono: 00386 30 489 177
- Indirizzo web: kavarna-visoko.business.site
- Orario estivo: lunedì-domenica 9.00-21.00
- Le visite alla collezione del museo sono possibili durante gli orari di apertura del café o per gruppi su prenotazione.
Šubičeva hiša
- Indirizzo: Poljane nad Škofjo Loko 70
- Telefono: 00386 31 720 573
- Orario: ogni venerdì 10.00-15.00 o su prenotazione. Visita guidata ogni terzo sabato del mese.
Muzej Koširjeva kašča
- Indirizzo: Šentjošt nad Horjulom 40
- Telefono: 00386 41 226 495, 00386 1 75 40 172
- Orario: le visite sono possibili solo previo accordo col proprietario.
Fartunov mlin
- Indirizzo: Hotovlja 31
- Telefono: 00386 41 625 861
- e-mail: slavc.fartuna@gmail.com
- Orario: le visite sono possibili solo previo accordo col proprietario.
Utrdba na Golem vrhu (Rupnikova linja)
- Visita guidata ogni primo sabato del mese alle 10.00, altre date su prenotazione. Si consigliano torce elettriche e abbigliamento con calzature adeguate.
Un’altra zona che non conoscevo ancora! In particolare due cose mi hanno incuriosita: la Linea Rupnik, che mi piacerebbe molto visitare. E ovviamente la fattoria dei Brence dove vorrei assaggiare di tutto!
E’ una zona della Slovenia che non conosco affatto, ma mi sembra molto interessante; intanto adoro castelli e manieri e poi mi piace il fatto che le tradizioni qui si sono mantenute intatte!
Apprezzo davvero che così tante zone della Slovenia siano così legate alle tradizioni ancora. Anche questa deve essere unica e suggestiva, con un paesaggio verde autentico!
Ultimamente ho visto su instagram un sacco di foto (alcune davvero incredibili) del maniero Tavčarjev e io sono una che si lascia sempre irretire dalle belle foto, così me lo ero segnato, come segno un sacco di altri posti… poi arrivi tu e mi parli di una trattoria aperta da 230 anni e dei drobnjakovi štruklji e a me viene voglia di partire tipo… ieri!
Mi confermi ancora una volta che la Slovenia è ricchissima di natura, cultura, storia e tradizioni e la zona di Poljanska Dolina non è da meno! Sono curiosa di visitare il castello, sai quanto ami queste strutture storiche!
Non conoscevo questa zona della Slovenia e già solo a leggere e vedere le tue foto ho sentito un senso di profondo relax, posso solo immaginare come sia passare del tempo in quella valle verdissima e così paciosa!
Mi piacerebbe molto approfondire la cultura slovena anche attraverso i suoi rappresentanti principali come Ivan Tavčar. Grazie perché ci fai scoprire sempre luoghi fantastici di questa terra che spero di visitare il prima possibile.
Una zona che proprio non conosco ma che mi sembra molto interessante tra castelli e tradizioni. Sempre di più ci fai appassionare della tua Slovenia, ogni volta nuove scoperte ed esperienze
Oltre il luogo che ha paesaggi meravigliosi e tantissime attrazioni da visitare, io andrei per i prodotti tipici, come la pasta fatta in casa ma soprattutto sono ghiotta dei prodotti realizzati con il latte di capra e di pecora!
La fortezza mi intriga molto, non conoscevo affatto questa zona che offre molto a livello storico-culturale ma anche gastronomico.
Un luogo veramente affascinante. Le chiese sono meravigliose e visiterei molto volentieri la fortezza, il bunker da percorrere è impressionante