kreslin

Impara lo sloveno in musica (2)

Oggi vi presentiamo una delle canzoni più famose di Vlado Kreslin, uno dei suoi cavalli di battaglia: Tista črna kitara (Quella chitarra nera). La chitarra nera è inseparabile compagna di Kreslin sin dagli inizi della sua carriera di cantautore. Oltre alla “črna kitara”, protagonisti della canzone e del video, girato nel 1988, sono i membri della comunità rom, molto presente nella regione slovena del Prekmurje, terra natale di Kreslin.

Sotto al testo trovate un glossario con le parole che compaiono nella canzone.
Da notare che l’ultimo ritornello è cantato in dialetto del Prekmurje e non in sloveno. Spesso Vlado, dal vivo, usa la parola “najbokša” (la più bella, in dialetto) al posto di “dobra”, nell’ultimo verso.

Tista črna kitaraQuella chitarra nera
Bil sem še Vladek,
ko so - kot vedno za praznik -
prišli
brkati cigani v hišo igrat.
Oče je stopil v sobo
po tisto črno kitaro,
ki jo je kupil
za prvo plačo.

Gospod tisto kitaro še imate,
gospod, tisto črno kitaro še imate?
Gospod, tista bila je res dobra.

So ga spraševali
še dolgo po tem,
zmeraj, ko hoteli so prositi drobiž.
Zmeraj, ko igrali so v vaški gostilni
in hodili v pavzah do šanka.
Pa njihove žene,
ko prišle so pred vrata
po stare obleke,
so rade vprašale:

Gospod, tisto kitaro še imate,
gospod, tisto črno kitaro še imate?
Gospod, tista bila je res dobra.

Včasih, ko pridem domov,
sedim pod kostanji
in pijem,
pijem s prijat'li,
ki tam še živijo.
Takrat, skoraj vedno
pri mizi
za nas zaigrajo
in vprašajo,
otroški obrazi
s hripavim glasom:

Gospoud, tisto gitaro šče mate,
gospoud, tisto čarno gitaro šče mate?
Gospoud, tista je bijla dobra,
tista je bijla dobra.
Ero ancora il piccolo Vladek,
quando, come sempre per le feste,
vennero a suonare da noi
i baffuti zingari.
Mio padre andò in camera
a prendere quella chitarra nera
che aveva comprato
con la prima paga.

Signore, ha ancora quella chitarra?
Signore, ha ancora quella chitarra nera?
Signore, quella sì che era buona.

Glielo chiedevano
anche molto tempo dopo,
ogni volta che elemosinavano spiccioli,
ogni volta che suonavano all’osteria del paese
e durante le pause venivano al banco.
E le loro mogli,
quando venivano alla porta
a cercare abiti usati,
amavano chiedere:

Signore, ha ancora quella chitarra?
Signore, ha ancora quella chitarra nera?
Signore, quella sì che era buona.

A volte, quando torno a casa,
mi siedo sotto i castagni
e bevo,
bevo con gli amici
che vivono ancora lì.
Allora quasi sempre
a tavola
suonano per noi
e chiedono,
volti infantili
con voce roca:

Signore, ha ancora quella chitarra?
Signore, ha ancora quella chitarra nera?
Signore, quella sì che era buona.
Quella era buona.

(Traduzione: Sara Terpin)
Glossario
biti (sem) - essere
brkat – baffuto
cigan - zingaro
črn - nero
dober - buono
dolgo – al lungo, molto tempo
domov – a casa (moto a luogo)
drobiž - spiccioli
glas - voce
gospod - signore
gostilna - osteria
hiša - casa
hoteti (hočem, hotel) - volere
hripav - roco
igrati (igram) - suonare
imeti (imam) - avere
kitara - chitarra
kostanj - castagno
kupiti (kupim) - comprare
miza - tavolo
obleka - vestito
obraz - viso
oče - padre
otroški - infantile
pavza - pausa
piti (pijem, pil) – bere
plača - paga
pod - sotto
praznik – festa
pred - davanti
prijatelj - amico
priti (pridem, prišel) - venire
prositi (prosim) – pregare, chiedere
prvi - primo
rad - volentieri
res - davvero
šank (reg.) - bancone
še - ancora
sedeti (sedim, sedel) – sedere, stare seduti
skoraj - quasi
soba - stanza
spraševati (sprašujem) - chiedere
star - vecchio
stopiti - andare
takrat - allora
tam - là
tisti/tista/tisto – quello/quella/quello (neutro)
vaški – paesano, del paese
včasih – a volte
vedno – sempre
vprašati (vprašam) - chiedere
vrata - porta
zaigrati (zaigram) - suonare
žena - moglie
živeti (živim, živel) - vivere
zmeraj - sempre
Carlo Ghio

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

2 commenti