Circondato dalle Alpi e a due passi dalle zone super turistiche di Bled e Bohinj sorge il più importante luogo di pellegrinaggio di tutta la Slovenia, la basilica Marija Pomagaj (Santa Maria Ausiliatrice) di Brezje, un minuscolo villaggio proprio sopra l’autostrada che da Ljubljana porta in Austria.
L’attuale chiesa è stata costruita all’inizio del secolo scorso per far fronte ai sempre più numerosi pellegrinaggi, ma le origini di questo luogo sacro risalgono al lontano ‘400, ben prima che arrivassero i frati francescani che oggi, col loro convento, sono diventati i custodi del luogo più sacro dell’intera Slovenia.

Alle spalle della basilica, negli spazi che un tempo erano le stalle del monastero, è stato allestito – e recentemente rinnovato – un museo molto particolare. Si tratta del Muzej jaslic Brezje, ovvero il museo dei presepi di Brezje.

E’ uno dei musei più amati della Slovenia, registrando un cospicuo numero di visitatori, ben più di 20.000 l’anno scorso. L’allestimento è moderno e al tempo stesso antico, con le vecchie mangiatoie delle stalle riutilizzate per ospitare alcuni presepi.

Nella lunga galleria del Muzej jaslic troviamo più di 400 presepi divisi in 10 differenti sezioni. Non sono presenti solo presepi sloveni, ovviamente, ma da tutto il mondo: dall’Europa all’America latina, dall’Africa all’Asia.

In Europa i presepi erano un tempo allestiti solo all’interno delle chiese, poi nel XVII secolo cominciarono a diffondersi anche all’interno di case private, principalmente di nobili o ricchi borghesi.

I primi presepi della Slovenia furono realizzati nella regione alpina dell’attuale Gorenjska, dove sorge Brezje, per poi diffondersi nell’800 nelle altre regioni del paese, dalla Dolenjska alla Štajerska e alla Primorska e infine all’Oltremura, dove arrivarono dopo la prima guerra mondiale.

I padri Gesuiti realizzarono il primo presepe documentato nel 1560 all’interno del loro collegio a Coimbra, in Portogallo. Da lì, con i loro missionari, lo diffusero in tutto il mondo, in particolare nell’America latina e in Africa, dove è tutt’ora molto amato e solitamente costruito utilizzando materiali locali come ebano o foglie di banane.

Nel museo di Brezje i presepi sono fatti di moltissimi materiali diversi: cartone, ceramica, terracotta, legno, tessuto, pizzi, lavorazione all’uncinetto e pure coi mattoncini Lego®!

Con l’avvento della stampa a colori si diffuse molto nell’Europa centrale, partendo dalla Germania e dalla Boemia, e arrivando quindi anche in Slovenia, il presepe con figure in carta da ritagliare. Era una soluzione molto economica e quindi particolarmente apprezzata dalle famiglie povere dell’epoca.

I presepi tradizionali sloveni erano spesso di forma angolare per essere posizionati nel “Bogkov kot”, l’angolino di Dio, un angolo della cucina adibito alle immagini sacre, dove si collocava il presepe dalla sera della vigilia fino alla Candelora . Alla sera la famiglia si riuniva davanti alle statuine a pregare e intonare canti natalizi.

Oltre al classico presepe natalizio, sono forse meno note le raffigurazioni della Passione, della Resurrezione e della Pentecoste. Esse venivano allestite nelle chiese al fine di rappresentare in modo realistico le storie del Vangelo affinché venissero capite anche chi non sapeva leggere.

All’interno del museo sono esposti anche presepi d’autore di artisti e artigiani sloveni, dal tardo gotico al barocco fino ai tempi moderni. Nel corso dei secoli artigiani e artisti ignoti hanno realizzato le loro statuine e ancora oggi tantissimi artisti sloveni continuano ad allestire nuovi presepi.

In fondo al Museo, di fronte a una riproduzione dell’affresco del Presepe di Greccio, sono esposti presepi donati da tutto il mondo e su un grande tavolo rotondo i più piccini possono dilettarsi a disegnare i loro presepi.

Il Muzej jaslic di Brezje è aperto tutto l’anno, dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19 (fino alle 18 da novembre a marzo). Il biglietto costa 3,50€. Per gruppi è possibile avere anche la visita guidata in italiano.
Nei dintorni
Brezje è nel cuore della Gorenjska e sono numerosissime le possibili mete da visitare in questa zona. Le più vicine sono sicuramente la bella Radovljica, di cui abbiamo già parlato in più occasioni, oppure Kropa, il paese dei fabbri o la splendida chiesetta di Jamnik, forse la più fotografata della Slovenia.

Mappa della zona
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Come arrivare
Da Trieste: si prende l’autostrada per Ljubljana. Raggiunta la capitale slovena si svolta a sinistra in direzione Kranj/Villach e si prosegue in direzione dell’Austria fino all’uscita di Brezje. Tempo di percorrenza: 1h e 30 minuti.
Da Gorizia: si prende l’autostrada a Nova Gorica in direzione Ljubljana. Quindi seguire le indicazioni da Trieste. Tempo di percorrenza:
1h e 30 minuti.
Da Udine e dal resto d’Italia: conviene passare da Gorizia (uscita Villesse, quindi la nuova autostrada A34 che porta direttamente a Gorizia). Tempo di percorrenza: 2h (da Udine).
Vinjeta
Si percorrono tanti chilometri lungo diverse autostrade slovene, pertanto la vinjeta è decisamente necessaria.
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