narcisi a Golica

Golica: il paradiso dei narcisi

Si avvicina, un po’ tentennante, la bella stagione e torniamo a parlare di montagne e camminate; ma non solo, perché la montagna che affrontiamo oggi, la Golica (Kahlkogel in tedesco), non fa solamente da confine tra Slovenia ed Austria, tra Gorenjska e Carinzia, ma ha una caratteristica tutta sua: le sue pendici, in particolare nella vallata di Planina pod Golico, nei mesi di maggio e giugno, si ricoprono di bianco, non dalla neve, ormai sciolta, ma da centinaia e centinaia di splendidi narcisi che creano uno spettacolo davvero unico ed imperdibile. 

La Golica è quindi un paradiso non solo per gli amanti del trekking, ma anche per i più pigri che si vogliono godere uno splendido spettacolo della natura, difficile da vedere altrove.

Indicazioni per la Golica
Indicazioni per la Golica

Salire sulla vetta della Golica non richiede doti da alpinista esperto, ma comunque un minimo di preparazione per affrontare una salita piuttosto ripida e costante che ci porta dai circa 1000 metri della partenza ai 1836 della cima.

Il sentiero inizia presso la koča (rifugio) pri Fencu, ma con molta probabilità dovrete lasciare l’auto un po’ più in basso, lungo la strada, vista la scarsa presenza di parcheggi e l’alta affluenza turistica, specie a maggio.

Appena sopra (e sotto) la koča troviamo subito una miriade di narcisi lungo un pendio scosceso dal quale si gode anche un’ottima vista sulla splendida valle di Planina pod Golico. Difficile non fermarsi a scattare foto.

Narcisi dopo la koca pri Fencu
Narcisi dopo la koča pri Fencu

Il sentiero prosegue inerpicandosi nel bosco. Nel periodo primaverile è facile trovare fango lungo la strada, viste le abbondanti piogge, ma è spesso facilmente aggirabile. Il sentiero è indicato abbastanza bene, ma bisogna stare attenti ai segnali dipinti sugli alberi, inoltre un certo “traffico” non manca mai per cui è difficile perdersi.

Dopo circa 45 minuti si arriva su una strada sterrata che si segue a destra e si abbandona subito dopo sulla sinistra presso la partenza di una teleferica (žičnica) che porta provviste e materiali su in cima al rifugio. Da lì il sentiero riprende ripido dentro al bosco. Nuovamente le piogge appena cadute possono complicare un po’ l’orientamento, ma basta salire sempre dritti e non è difficile ritrovare il sentiero perduto.

la koča na Golici vista dalla vetta
la koča na Golici vista dalla vetta

Una volta usciti dal bosco, dopo circa un’ora abbondante, il panorama torna ad essere splendido, con la catena delle Caravanche da una parte e le Alpi Giulie, dominate dalla parete nord del Triglav, dall’altra. Si vede già in lontananza la koča na Golici, nostro obiettivo prima di raggiungere la vetta. In questa zona, verso la fine di maggio/primi di giugno si possono vedere nuovamente dei narcisi, ma non in quantità così abbondanti come a fondovalle.  

il Triglav visto dalla Golica
il Triglav visto dalla Golica

Ancora una mezz’oretta e si arriva al rifugio, dove ci si può riposare, rifocillare e godere dello splendido panorama sulle due catene montuose e sulla vallata sottostante. In caso si arrivasse di sera, il rifugio dispone anche di letti.

Il rifugio koča na Golici
Il rifugio koča na Golici

Una volta riprese le forze si può attaccare l’ultimo pezzo, un sentiero a zig-zag che ci porta in cima alla Golica in una quarantina di minuti. Da lì la vista è fenomenale, spaziando dalla piana di Radovljica (si dice anche da Ljubljana in giorni particolarmente limpidi) ai laghi della Carinzia austriaca passando per il Triglav e le Caravanche.

Un mare di narcisi sulla Golica
Un mare di narcisi sulla Golica

Proprio lì in cima alla Golica passa anche il confine tra Slovenia ed Austria, indicato da alcune pietre con indicate le sigle dei due paesi. Il recinto elettrificato che si trova in vetta, invece, non è un residuo della presunta “cortina di ferro”, bensì una soluzione pratica per evitare che il bestiame, che d’estate sale fin qui, possa cadere nel ripido versante austriaco.

A giugno, proseguendo verso est dalla vetta, scendendo un pochino dalla cresta verso il versante sloveno, si possono ammirare alcuni tra i più bei campi fioriti di narcisi, che vedete nelle foto appena qui sopra e sotto. E’ una passeggiata gradevolissima, per nulla difficile e davvero splendida!

Non ci sono parole per descrivere i narcisi della Golica
Non ci sono parole per descrivere i narcisi della Golica

Ma torniamo ai nostri amici meno intraprendenti che non hanno voglia di salire fino in cima alla montagna, ma vogliono godere dello spettacolo dei narcisi. Per loro fortuna, alcuni tra i luoghi migliori per vedere questa splendida fioritura si trovano anche a bassa quota, facilmente raggiungibili con l’auto o coi mezzi pubblici.

Partendo da Jesenice, andando in direzione Tarvisio/Kranjska gora, si gira a destra per Planina pod Golico/Plavški Rovt. Dopo alcuni tornanti si raggiunge un bivio: a destra si va a Planina pod Golico, a sinistra a Plavški Rovt. Entrambi i posti sono ottimi per vedere i narcisi, già ai bordi della strada.

La differenza essenziale è che a Planina pod Golico c’è ricettività turistica (agriturismi, bed&breakfast, l’ufficio del turismo, si può arrivare anche coi bus), e quindi anche tanti turisti, a Plavški Rovt potreste trovarvi quasi da soli.

I due paesini sono praticamente uno di fronte all’altro e collegati da sentieri pedonali. Una terza alternativa è andare da Jesenice nella direzione opposta a prima, fino a Koroška Bela e da lì seguendo per Javorniški Rovt fino al Dom Pristava. Anche qui non mancano i narcisi, ma la vallata è meno pittoresca rispetto alla precedente.

L'incredibile spettacolo dei narcisi sulla Golica
L’incredibile spettacolo dei narcisi sulla Golica

Mangiare, bere e dormire

L’indirizzo principe dove mangiare e dormire a Planina pod Golico è senza dubbio il Kmečki turizem Pr’ Betel, un agriturismo situato subito sotto alla koča pri Fencu di cui abbiamo parlato prima, da dove inizia la salita alla Golica. Si mangia bene, abbondante, a km zero, spendendo cifre oneste. Le camere sono pulitissime e molto carine, forse un po’ troppo calde. Ottimo anche il pranzo della domenica, squisiti e giganteschi i dolci. Non c’è quasi scelta, si mangia quello che c’è, ma è sempre buono e genuino.

Mappa della zona

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Come arrivare

Da Trieste: dalla Grande Viabilità Triestina (GVT, RA-13) o da Opicina si prende la diramazione per Fernetti/Fernetiči (RA-14, E70) da dove si entra in Slovenia (Avtocesta A3, E70) attraverso l’omonimo valico. Si prosegue in direzione Ljubljana entrando nell’A1 a Gabrk e quindi, in prossimità della capitale, si segue a sinistra per Kranj/Villach fino all’uscita di Jesenice zahod (1). Da lì si segue a destra verso Jesenice e quindi, poco dopo l’ingresso in città, a sinistra verso Planina pod Golico. Tempo di percorrenza: 2 ore scarse.

Da Gorizia: si prende l’autostrada H4 a Šempeter pri Gorici e la si percorre tutta fino al casello Nanos da dove ci si immette sulla A1 in direzione Ljubljana. Seguire quindi le indicazioni riportate sopra. Tempo di percorrenza: 2 ore scarse.

Da Udine: conviene prendere l’autostrada A23 fino a Tarvisio, dove si esce e si prosegue lungo la statale in direzione Slovenia/Kranjska Gora e si prosegue fino a Jesenice. Poco dopo l’ingresso in città si gira a sinistra verso Planina pod Golico. Tempo di percorrenza: 2 ore scarse.

Vinjeta

Da Trieste e Gorizia è necessario avere la vinjeta (bollino autostradale) per percorrere le strade indicate in questa pagina. Da Udine no, ma il costo dell’autostrada italiana è quasi uguale a quello della vinjeta settimanale.

Carlo Ghio

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