Celjski grad

Celjski grad, il più importante tra i castelli sloveni

La più importante famiglia feudale slovena, quella dei Conti di Cilli (Celjski grofje), deve alla città di Celje e al suo antico castello la propria fortuna. Ancora oggi, seppur in rovina, lo splendido Celjski grad (Castello di Celje), un tempo la più imponente fortificazione di tutta la Slovenia,  domina la terza città del paese dall’alto delle tre colline sulle quali fu costruito secoli fa, come una vedetta sulla Savinja, sopra la valle di Laško.

Le origini medievali del Celjski grad si perdono tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, quando fu eretto dalla famiglia feudale degli Heunburg sulle colline a sud dell’antico borgo di Celje, passando poi nelle mani dei Sanneck che, trasferendosi nella città sulla Savinja, presero il nome di Cilli (nome tedesco per l’attuale Celje), diventando poi la più importante famiglia nobiliare della Slovenia.

Celjski Grad
la corte interna, con le rovine del palazzo

I Cilli diventarono conti di Celje nel 1341 e subito si adoperarono per trasformare l’antico castello in una residenza più moderna e confortevole. E’ del 1400 la costruzione del Friderikov stolp, la torre di Frederick, di quattro piani, tutt’oggi la parte meglio conservata del castello. Una seconda torre, con funzione residenziale, fu costruita nel lato orientale della corte e anch’essa si è conservata in buone condizioni. L’antico palazzo sorgeva invece sul lato occidentale del castello, la zona oggi più danneggiata.

Celjski grad
Friderikov stolp

Una terza torre, chiamata Andrejev stolp, sorgeva nel lato sud del castello e incorporava al suo interno una cappella dedicata a Sant’Andrea (da cui il nome della torre stessa). Il castello era praticamente inespugnabile e, in caso d’assedio, i conti di Cilli potevano contare su un passaggio segreto che conduceva a un granaio da dove il cibo poteva venire portato di nascosto all’interno del castello.

Celjski Grad
i camminamenti sulle mura

Come spesso accade, il castello venne modificato e rimaneggiato in più occasioni nel corso dei secoli.  Nel 1348 un terremoto fece crollare il palazzo, che fu ricostruito sul lato lungo il bastione. Nel XV secolo le mura furono estese verso est fino allo sperone roccioso, con la costruzione di un’imponente torre pentagonale. Nuove modifiche furono fatte nel XVI secolo, con l’innalzamento delle mura e il potenziamento del bastione.

Celjski Grad
Friderikov stolp

Il Celjski grad iniziò la sua decadenza nel XVII secolo, quando perse importanza strategica. Già nel 1681 il Friderikov stolp era privo di tetto, che sparì da tutto il castello nel 1748, utilizzato per la ristrutturazione del castello inferiore (che si trova in città). A metà del ‘700 fu in parte demolito per recuperare le pietre migliori al fine di costruire la residenza di Novo Celje, oggi nel comune di Žalec. Gli ultimi abitanti del castello lo abbandonarono nel 1795, lasciandolo completamente in rovina.

Celjski Grad
Celje e la Savinja, viste dal castello

Alla fine del XIX secolo, col passaggio sotto il Regno di Jugoslavia, le autorità della Štajerska affidarono al museo di Celje l’opera di ristrutturazione e conservazione del Celjski grad. Purtroppo durante la seconda guerra mondiale le rovine furono nuovamente abbandonate, ma alla fine della guerra ripartirono subito le opere di ristrutturazione e in parte ricostruzione del castello, con la sistemazione del Friderikov stolp e la creazione di un parcheggio che ancora oggi viene utilizzato dai visitatori.

Celjski Grad
ancora il Friderikov stolp

Il Celjski grad oggi è una delle attrazioni più importanti della Slovenia e richiama più di 60.000 visitatori ogni anno. Due sono gli eventi principali della stagione turistica: “Pod zvezdami Celjanov” (sotto le stelle di Celje) è un festival medievale che si svolge ogni anno verso la fine dell’estate, mentre il “Veronikini večeri” è senza dubbio l’evento culturale dell’anno, con performance musicali, teatro e poesia. Durante questa serata vengono assegnati gli importanti premi di poesia Veronikina nagradaZlatnik poezije.

Celjski Grad
il palazzo del Celjski Grad

Il Celjski grad è aperto ogni giorno tutto l’anno con orari variabili (dalle 10 alle 16 a dicembre e gennaio, dalle 9 alle 17 a novembre e febbraio, dalle 9 alle 18 a marzo e ottobre, dalle 9 alle 20 ad aprile e settembre e dalle 9 alle 21 nei mesi estivi). Il biglietto d’ingresso è particolarmente economico, solo 2.00€, dei quali 1€ vale come buono sconto per una consumazione presso il cafè Veronika all’interno del castello. Il castello può essere raggiunto in auto o in taxi, a pochi minuti dal centro di Celje.

Celjski Grad
ancora i camminamenti sulle mura

Nei dintorni

La meta più vicina al Celjski grad è ovviamente la città di Celje, la terza della Slovenia, con un bel centro storico ben conservato, musei interessanti, il castello inferiore (Spodnji Celjski grad) e il Celjski Dom. Dal villaggio di Pečovnik si gode di una splendida vista verso il Celjski grad. Qui visse gli ultimi anni della sua vita la scrittrice Alma Karlin, la cui casa è oggi un piccolo museo. Infine lungo la valle della Savinja troviamo due importanti centri termali: Laško, particolarmente noto anche per la celeberrima birra, e Rimske toplice.

Spodnji Celjski grad
Spodnji Celjski grad

Mappa della zona

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Come arrivare

Da Trieste: si prende l’autostrada per Fernetti e si prosegue fino a Ljubljana da dove si seguono le indicazioni per Maribor. Si prosegue fino all’uscita di Celje, seguendo le indicazioni per il centro città. Ove non indicato direttamente il castello (Stari grad), seguire le indicazioni per Laško. Tempo di percorrenza: 2 ore.

Da Gorizia: si prende l’autostrada slovena H4 fino al casello di Nanos dove ci si immette sull’autostrada per Ljubljana. Seguire quindi le indicazioni qui sopra. Tempo di percorrenza: 2 ore.

Da Udine e dal resto d’Italia: conviene passare da Gorizia (uscita Villesse, quindi la nuova autostrada A34 che porta direttamente in Slovenia). Tempo di percorrenza: 2 ore e 30m (da Udine).

Vinjeta

I luoghi indicati in questo articolo richiedono l’utilizzo dell’autostrada, pertanto è necessario avere la vinjeta.

Carlo Ghio

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