L’autunno è la stagione in cui gli agricoltori raccolgono i frutti della terra coltivati durante tutto l’anno. Un momento in cui tirare le somme sull’annata appena conclusa, ma anche e soprattutto un momento di festa, per celebrare la ricchezza del raccolto e ringraziare per i doni ricevuti dalla natura.
A questo momento dell’anno erano legati diversi riti pagani, che il cristianesimo ha trasformato e convogliato nella festa di San Martino, particolarmente amata in Slovenia, specie nelle regioni vitivinicole. Secondo la tradizione, infatti, “San Martino trasforma il mosto in vino”, ed ecco che la sua festa diventa un’occasione per celebrare il vino novello, assieme a tutti gli altri prodotti della terra.

A Ormož, cittadina della Slovenia orientale vicino al confine con la Croazia, San Martino – “Martinovanje” è una delle feste più importanti dell’anno. Del resto, non potrebbe essere diversamente, vista la notevole vocazione vitivinicola del luogo: Ormož si trova infatti in Prlekija, una regione tra i fiumi Mura e Drava famosa per le sue dolci colline ricoperte da vigneti che producono vini di qualità.
La tradizione
Appena arrivati a Ormož, in un soleggiato fine settimana del Martinovanje, ci sorprendono l’allegro brulicare e l’atmosfera festosa nelle vie del centro. Ad accoglierci c’è la signora Andreja Brglez, direttrice dell’Ente per il turismo di Ormož, che ci illustra i vari eventi della giornata.

Ci sono molte bancarelle che vendono prodotti tipici e oggetti d’artigianato, ma anche numerose associazioni turistiche locali che presentano la propria attività, offrendo ai visitatori deliziosi assaggi delle specialità del luogo. Da un tendone vicino arriva la musica di complessi bandistici: durante il Martinovanje, infatti, si svolge un concorso per bande che accorrono numerose da tutta la Slovenia.
La nostra attenzione è poi attirata da un profumino invitante… Lo seguiamo e arriviamo a un tendone dove diversi gruppi stanno cucinando qualcosa in grandi pentoloni. Scopriamo che si tratta del “Prleški pisker”, una sorta di zuppa ricca simile al gulash, e i gruppi stanno gareggiando tra loro a chi cucinerà il pisker migliore. Alla fine della gara, le zuppe saranno distribuite gratuitamente tra il pubblico, così tutti potranno assaggiare le diverse varianti di questo piatto tradizionale.

La gente del luogo ci accoglie ovunque con calore e sincera ospitalità: tutti vogliono farci assaggiare le loro specialità e raccontarci delle usanze per questa festa tanto amata. È impossibile non farsi contagiare dalla loro allegria e simpatia! Così incontriamo anche la signora Marinka Vovk e la signora Senada Skrijelj che, assieme alle loro collaboratrici, gestiscono un caffè molto particolare, al primo piano del castello di Ormož: la “Grajska kavarniška popravljalnica”.
Molto più che un semplice locale, si tratta di un progetto che, tra le altre cose, mira all’inclusione sociale e alla promozione del riciclo creativo. Il progetto è così particolare che ne parleremo in dettaglio in uno dei nostri prossimi articoli.

Uno dei momenti più interessanti del Martinovanje di Ormož è la rappresentazione dei metodi tradizionali della coltivazione della vite e della produzione del vino: la potatura, la vendemmia, la pressatura dell’uva… Il tutto rievocato dai membri dell eassociazioni locali vestiti in costumi tradizionali, che fanno rivivere davanti ai nostri occhi la vita nei campi di un tempo.
Viene presentata “in diretta” anche la costruzione del “klopotec”, vero simbolo della regione, una sorta di spaventapasseri con pale di legno che, sbattute dal vento, producono rumore e servono per tenere lontani gli uccelli dall’uva matura. Il culmine della rappresentazione – e il momento più atteso dal pubblico – è il battesimo del mosto, presentato in chiave umoristica da un finto vescovo e dal suo chierichetto, che con battute irriverenti fanno ridere di gusto tutto il pubblico.

Il programma del Martinovanje di Ormož è davvero ricco e, oltre a quanto già descritto, comprende degustazioni nelle cantine, una mostra-assaggio di dolci tipici, una marcia podistica, laboratori per i bambini, un concerto serale e visite guidate nei dintorni. Davvero tante cose, troppe da vedere in una sola giornata! Il consiglio è direstare almeno due giorni e approfittare dell’occasione per visitare i luoghi d’interesse della città e dei suoi pittoreschi dintorni.
Cosa vedere
Ormož è una cittadina di origini antichissime, ben nota agli studiosi delle civiltà preistoriche, infatti fu popolata fin dall’XI secolo a. C. Acquistò il titolo di “città” e venne cinta da mura nel Quattrocento, secolo al quale risale la parte più antica del castello Ormoški grad. Nel castello, che ospita varie collezioni museali, si possono vedere anche dei pregevoli affreschi neoclassici del 1810. Il bellissimo parco circostante, risalente agli inizi del‘900, comprende 180 specie di alberi, anche esotici e rari.

Sul lato est della piazza principale si erge la chiesa di San Giacomo (Sv. Jakob), citata per la prima volta in un documento del XIII secolo. Durante i secoli, alla struttura originaria furono fatte varie aggiunte, tra cui la bella abside poligonale. Gli affreschi più antichi della chiesa risalgono al XIV secolo, mentre quelli più recenti, opera del pittore Giovanni Brollo, sono della seconda metà dell’Ottocento.

A 5 km a ovest di Ormož, passando per una strada che costeggia vigneti e piccoli campi, si arriva a Velika Nedelja. Il suo imponente castello, eretto nel Duecento dai Cavalieri Teutonici, oggi ospita una mostra etnografica. Nelle vicinanze del castello si trova la chiesa della Ss. Trinità (Sv. Trojica), con struttura originaria romanica, più tardi trasformata in stile gotico e in seguito barocchizzata.
Una delle zone più belle della Prlekija dal punto di vista paesaggistico è il piccolo villaggio di Jeruzalem, il cui nome ricorda i crociati che, secondo la tradizione, nel XIII secolo vollero rendere onore a queste pittoresche colline. Oltre all’ottimo vino che qui si può degustare, ad esempio presso la tenuta Temnar o la trattoria con enoteca Brenholc, la zona è nota anche per i punti energetici che qui sarebbero particolarmente numerosi. Un piccolo gioiello dell’architettura sacra è rappresentato dalla chiesa dell’Addolorata (Cerkev Žalostne Matere Božje) con il suo ricco arredo barocco.
Ormož e suoi dintorni offrono ancora tanti luoghi da scoprire e paesaggi incantevoli: il modo migliore per visitarli è seguire le strade che si dipanano tra i vigneti e lasciarsi sorprendere da ciò che si incontra lungo il cammino.

Prodotti tipici
La fertile terra della Prlekija è molto generosa, e tra i suoi doni, oltre alle ottime uve e altri prodotti della terra, ci sono saporiti cibi tradizionali. Tra i vini autoctoni è doveroso menzionare il Šipon, uno dei vini sloveni più antichi, dall’aroma fresco e fruttato. Secondo la leggenda, il nome deriverebbe dall’epoca delle Province Illiriche, quando i soldati francesi che si trovavano da queste parti assaggiarono il vino locale ed esclamarono “Si bon!”,“così buono”, che gli abitanti locali storpiarono in “Šipon”.

La cucina della Prlekija è davvero molto ricca e gustosa. Tra i tanti piatti ne menzioniamo solo due: la “prleška gibanica”, una specie di focaccia dolce, di solito farcita con ricotta, e la “tünka”, carne di maiale cotta al forno e conservata sotto una saporita crema di lardo chiamata “prleška zaseka” o “zabel”, una vera prelibatezza!

Per la festa di San Martino, sulle tavole non possono mancare l’oca o il tacchino arrosto, con contorno di cavolo rosso e “mlinci”, quadratini di pasta cotta. Il tutto annaffiato da vino novello, ovviamente!
L’oro verde della Prlekija
Nel tardo autunno, i campi della Prlekija sono pieni di grandi zucche arancioni. Oltre che essere molto pittoresche, le zucche forniscono i semi per la produzione di un ottimo olio, vero orgoglio del territorio. Nel villaggio di Središče ob Dravi, a pochi chilometri da Ormož, l’azienda Jeruzalem Sat da oltre un secolo produce olio di semi di zucca di prima qualità spremuto a freddo. Quest’olio è ricco di acidi grassi Omega 3 e altri importanti micronutrienti, oltre a essere buonissimo!

Nel fornitissimo negozio oltre all’olio di semi di zucca è possibile acquistare altri tipi di olio (ad es. di noci o di semi d’uva), semi di zucca tostati al naturale o arricchiti con altri ingredienti (cannella, cioccolata…) e snack a base di semi di zucca. Tutti questi prodotti possono essere degustati nella sala per gli ospiti adiacente al negozio, dove viene anche proiettato un video (in italiano!) che presenta la lavorazione e le caratteristiche dell’oro verde della Prlekija.
Curiosi di vedere dal vivo come si festeggia il Martinovanje a Ormož? Non resta che guardare il nostro video!
Mappa della zona
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Come arrivare
Da Trieste: si prende l’autostrada per Ljubljana proseguendo oltre la capitale slovena sempre in direzione di Maribor. Poco prima di raggiungere Maribor si prende l’uscita a destra (7-razcep Slivnica) verso Zagreb e Ptuj. Proseguire quindi fino all’uscita 5-razcep Draženci in direzione Ptuj, Ormož, Varaždin (HR). Arrivati nella periferia di Ptuj, accanto al supermercato Mercator, prendere la prima uscita alla rotonda in direzione Ormož e continuare sempre lungo la strada principale per circa 30Km fino a raggiungere Ormož. Tempo di percorrenza: 3h e 10 minuti.
Da Gorizia: si prende l’autostrada a Nova Gorica in direzione Ljubljana. Quindi seguire le indicazioni da Trieste. Tempo di percorrenza:
3h e 10 minuti.
Da Udine e dal resto d’Italia: conviene passare da Gorizia (uscita Villesse, quindi la nuova autostrada A34 che porta direttamente a Gorizia). Tempo di percorrenza: 3h e 45m (da Udine).
Vinjeta
Si percorrono tanti chilometri lungo diverse autostrade slovene, pertanto la vinjeta è decisamente necessaria.
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