La decorazione delle uova per Pasqua è una tradizione molto amata dagli sloveni. Ogni regione slovena ha una sua modalità peculiare di decorare le uova. Anche in Benečija (Slavia Veneta) nella provincia di Udine è rimasta viva la tradizione di decorare le uova secondo un’antica usanza. Qui le uova decorate si chiamano “pierhe” (“pierha” al singolare) e hanno un metodo di realizzazione molto particolare.
Le uova di Pasqua, simbolo per eccellenza della più importante festa cristiana, sono in realtà legate a significati simbolici e riti molto anteriori alla comparsa del cristianesimo. Per le antiche popolazioni indoeuropee l’uovo rappresentava la fertilità e il rinnovarsi della vita, ed era quindi legato al culto della primavera. In seguito il cristianesimo reinterpretò questi significati associando l’uovo a simbolo della resurrezione di Cristo.

Le pierhe: un regalo di Pasqua molto ambito
Un tempo, quando le uova di cioccolato ancora non esistevano e il benessere economico che conosciamo oggi era appannaggio di pochi, l’uovo sodo di gallina decorato era un regalo di Pasqua molto apprezzato. I bambini lo ricevevano in cambio dell’aiuto nel lavoro nei campi, e gli innamorati se lo scambiavano come pegno d’amore e dimostrazione d’affetto.

“Un tempo in Benečija si diceva ai bambini: se mi aiuti a seminare le patate ti regalerò un uovo decorato per Pasqua,”
ci racconta Luciana Cicigoi, presidente dell’associazione culturale Kobilja glava di Dreka/Drenchia (UD), che ha riportato alla luce l’antica tradizione delle pierhe.
“E allora i bambini davano una mano più volentieri, sperando di ricevere la tanto agognata pierha. Sì, perché ne ricevevano solo una, mica di più!”

Nei paesi della Benečija un po’ tutti preparavano le pierhe per Pasqua, ma i più abili erano i calzolai e le sarte, anche perché avevano gli strumenti più adatti per farlo. Così, poco prima di Pasqua, si portavano le uova sode dai paesani più abili per farle decorare. Spesso c’era la fila, mentre i bambini a casa aspettavano impazienti le loro pierhe.

“Nell’estrema semplicità della nostra vita, le uova erano parte del quotidiano ma l’uovo pasquale cui la memoria torna con affetto, era ben più che un comune alimento: era il frutto di pensieri premurosi, affettuosi e amorosi, oltre che un segno di tradizione e continuità.”
La tradizione delle pierhe riprende vita
Fondata nel 2007, associazione culturale Kobilja glava si propone di mantenere vivo il dialetto sloveno della Benečija e tutte le tradizioni culturali slovene di quella terra. Tra di esse non poteva mancare l’usanza di decorare le uova per Pasqua.

Ed è così che i membri dell’associazione Kobilja glava hanno deciso di indagare sulla storia delle pierhe, anche andando a interrogare le persone più anziane della comunità per risalire agli elementi più autentici di quest’antica usanza. In questo modo sono riusciti a individuare i motivi decorativi più tradizionali e i loro significati, di cui vi racconto più avanti.

L’associazione Kobilja glava da anni organizza laboratori pratici per la realizzazione delle pierhe, a cui collabora spesso anche un gruppo di signore del paese di Poljubinj in Slovenia. Quest’anno anche noi di Slovely abbiamo preso parte al laboratorio e ci siamo cimentati nella decorazione delle pierhe, divertendoci molto, come potete vedere nel breve video che abbiamo realizzato.
Come si fanno le pierhe?
Per realizzare le pierhe bisogna innanzitutto bollire le uova, che vanno immerse a temperatura ambiente in acqua fredda e portate lentamente a ebollizione. La cottura deve essere lenta e prolungata. Per far assumere alle uova il caratteristico colore rosso-bruno, vanno bollite assieme alle bucce di cipolla gialla o rossa. Per ottenere altri colori si possono usare cumino o fiori di camomilla (giallo), tè o caffè (marrone), succo di rape rosse (rosso chiaro), spinaci, ortiche o edera (verde). Il colore prende meglio se si aggiunge un cucchiaio di aceto.

Una volta cotte, le uova si tolgono dall’acqua e si lasciano asciugare. E ora viene il bello! Con un oggetto appuntito (un taglierino o delle forbici) si incidono sul guscio le decorazioni, grattando via il colore. Una volta finito di decorare si strofina l’uovo con un po’ di lardo o qualche goccia d’olio per dargli brillantezza. E la pierha è pronta!
Motivi decorativi tradizionali
I motivi decorativi tradizionali delle pierhe non sono cambiati molto attraverso i secoli. Ne danno testimonianza alcuni esemplari di pierhe custoditi presso il Museo etnografico di Ljubljana, che furono donati dal monsignor Ivan Trinko nel 1906. Anche su quelle uova pasquali di oltre cento anni fa ritroviamo alcune decorazioni che vengono utilizzate tutt’oggi per realizzare le pierhe.

Ma quali sono e cosa significano? Eccone spiegati alcuni:
Motivi dalla natura:
- fiori (primavera, risveglio della natura, bellezza)
- quadrifoglio (buon auspicio)
- stelle, luna, sole (eternità, alternanza delle stagioni e scorrere del tempo)
- gallina, gallo e pulcini (nascita, nuova vita)

Simbologia cristiana:
- colomba (pace, ma anche Spirito Santo)
- lepre (simbolo di Cristo per i primi cristiani)
- agnello (sacrificio di Gesù)
- scala (legame tra cielo e terra)
- croce
- campane

Sulle pierhe poi non mancano decorazioni di tipo geometrico come le greche (che simboleggiano ordine, pazienza e temperanza), le ghirlande di fiori (simbolo di primavera e di rinnovamento) e il simbolo cristiano della corona di spine.
Le pierhe che venivano utilizzate come dono tra gli innamorati presentano decorazioni più “romantiche” come due cuori con le iniziali, due colombi o fiori intrecciati.

Una nostra conoscente ci dona queste uova decorate ogni anno, e non sai quanto io apprezzi il gesto. So benissimo che lavorarle in questo modo porti via tempo e fatica e sono sempre molto lusingata dal suo pensiero per noi.
Ma sono bellissime!
Ci vuole una bella mano per fare certe decorazioni!
Con il tuo articolo oggi ho imparato una cosa nuova e particolare di un paese che sto amando sempre di più e che spero di visitare presto.
Che emozione poter creare tu un uovo personalizzato! Un ricordo che ti rimarrà per sempre nel cuore!
Mi piacerebbe moltissimo avere un uovo come questi, di sicuro sarebbe un bel regalo per mai zia Franca dato che colleziona uova provenienti dal mondo!
Che meraviglia queste decorazioni e queste tradizioni che si mantengono. Col tempo molte cose di perdono per strada e in effetti è un vero peccato!
Nonostante mia figlia sia ormai cresciuta, ci divertiamo ancora a colorare le uova. Visto che ancora non le abbiamo preparate, proverò a tingerle con le cipolle!
Questa tradizione slovena delle uova colorate è davvero adorabile. Io trovo che sia anche un ottimo modo per socializzare e svolgere attività insieme ed in famiglia.
ma sai che ho trovato tenerissimo il fatto che gli innamorati si scambiassero un uovo decorato come pegno d’amore? i decori sono magnifici, mi tengo il tuo articolo per la prossima Pasqua così stupirò tutti con delle uova straordinarie
Una tradizione che per esempio dalle mie parti si è persa ormai da tempo, forse anche perché le uova di cioccolato preconfezionate sono più “comode”, anche se ovviamente meno belle e meno speciali. Quella delle decorazione delle uova è una cosa che mi ha sempre incuriosita anche perché sono delle piccole opere d’arte.
Splendida tradizione ma ancora più belli i motivi sulle pierhe! Ricordo che noi le coloravamo con gli acquerelli a scuola quando eravamo piccoli ma non eravamo così artistici.
Queste decorazioni mi piacciono particolarmente, semplici sì come dici tu, ma molto curate. Ci vuole una bella mano per fare quei disegni (e anche tanto amore) lasciatelo dire da chi sull’arte ci ha costruito una vita iniziata prima dell’Accademia di Belle Arti. Splendida tradizione.
Anche in Grecia il giovedì Santo si preparano le uova rosse! Mi è piaciuto moltissimo vedere che vengono decorate grazie all’uso di un taglierino, geniale! Cosa provare il prossimo anno