Avete mai sentito parlare di Kostel e Osilnica? Probabilmente no e, vogliamo essere sinceri, nemmeno noi fino a poco tempo fa. Si tratta di due piccoli comuni della Slovenia meridionale affacciati sul fiume Kolpa, proprio lungo il confine con la Croazia. Una zona ancora vergine dal turismo di massa, decisamente fuori dai classici giri turistici sloveni, ma non per questo meno bella e interessante: un vero luogo da Slovely!
Kostel e Osilnica sono due comuni che, messi assieme, contano poco più di 1000 abitanti in totale: sono per lo più ricoperti da fitti boschi, bagnati dalle calde acque del fiume Kolpa. Il territorio è prevalentemente montagnoso, le strade sono strette e tortuose e sono pochi i turisti che si avventurano fin qui: e gli altri non sanno cosa si perdono! Andiamo a vedere quindi 7 cose da fare in questi due comuni tutti da scoprire!
1. Scoprire il castello di Kostel e la sua storia
Una gita a Kostel non può che cominciare dal suo simbolo, il castello: Grad Kostel, che dà il nome al comune. Il punto migliore per vedere da lontano il Grad Kostel è da “Zeleno okno“, una panchina con vista e “cornice instagrammabile” nella frazione di Colnarji, a pochi metri dalla strada statale dopo la deviazione per il castello.

Fatte le foto di rito, si può scendere verso il castello, si lascia l’auto nell’apposito parcheggio gratuito e si prosegue a piedi lungo una tranquilla strada di campagna, ammirando già la sihouette del castello sopra di noi. Il castello come lo vediamo oggi è una ricostruzione fedele portata a termine non molti anni fa. L’antico maniero, costruito nel tredicesimo secolo, era decisamente grande e comprendeva al suo interno un vero e proprio villaggio. Purtroppo nel 1809 fu distrutto dai soldati di Napoleone, e il restauro fu avviato solo negli anni novanta del secolo scorso.

Un secondo castello fu costruito ai suoi piedi nell’800, ma fu fatto saltare in aria dai partigiani durante la seconda guerra mondiale. Attorno al Grad Kostel sorgono ancora oggi piccole case di campagna, resto di quell’antico villaggio che un tempo era completamente fortificato, ma sono case private non visitabili. Una piccola chiesetta dedicata ai Re Magi ci accoglie all’inizio della ripida salita verso il castello.

Il castello di Kostel è oggi il centro turistico principale di questo piccolo comune, vi si trova l’ufficio informazioni e si può bere l’ottima birra artigianale di Kostel godendosi il panorama sulla valle del fiume Kolpa. Al piano superiore del castello si può ammirare un’interessante mostra etnografica e visionare un simpatico cartone animato (anche in italiano) che racconta la storia del castello. Inoltre è possibile prenotare un cestino da picnic pieno di prodotti locali, da consumare seduti comodamente sul balcone del castello.

2. Visitare Babičina kuhinja, la cucina della nonna
Ai piedi del Grad Kostel si trova una casa tradizionale al cui interno l’associazione “Društvo Kostelskih žena Nežica” ha allestito una mostra permanente, chiamata Babičina kuhinja, cucina della nonna, dove, come s’intuisce già dal nome, viene riprodotta una tipica cucina di una volta della zona di Kostel.

La signora Mojca Skender, che fa parte dell’associazione, ci ha illustrato alcuni degli oggetti esposti, tra cui il tavolo da cucina, che è stato utilizzato ininterrottamente per ben 170 anni, e un prezioso vestito tradizionale antico, non molto diverso da quelli della vicina Bela Krajina.

Ogni oggetto, anche quello apparentemente più banale, qui racconta una storia e ci trasporta in un passato neanche troppo lontano. Molti di questi oggetti sono stati portati a Kostel dai capifamiglia, che in primavera si recavano nelle città dell’Europa centrale a fare i venditori ambulanti o i caldarrostai, e tornavano con stoffe preziose o suppellettili per la casa.

La signora Mojca ha sottolineato che, pur essendo la zona di Kostel molto povera, le casalinghe facevano di tutto per abbellire la propria casa e renderla accogliente per quanto possibile. Ne sono testimonianza anche i bellissimi lavori all’uncinetto, a maglia e al tombolo, che abbiamo potuto ammirare in altre due stanze, dove vengono allestite mostre temporanee.
3. Fare rafting sul fiume Kolpa
Ci spostiamo a Fara, uno dei centri principali (si fa per dire, è comunque minuscolo!) del comune di Kostel. Qui siamo a fondovalle e accanto a noi scorrono le acque della Kolpa, non fredde e tranquillamente balneabili durante il periodo estivo quando il fiume si trasforma in tante piccole spiagge dove godere di un po’ di refrigerio.

Ad attenderci ci sono Damjan Jakovac e suo padre Stanko, titolari di Rafting Bilpa, con una canoa gonfiabile: pronti per fare rafting? Decisamente sì! Le acque della Kolpa in questo punto non sono particolarmente agitate e fare rafting qui è alla portata di tutti, anche di poco sportivi come noi due! Per noi è la prima volta, Damjan è gentilissimo e ci accompagna rassicurandoci, ma anche insegnandoci gli elementi base per andare in gommone sul fiume senza problemi.

Le acque della Kolpa sono limpidissime, oltre che relativamente calde, il fiume scorre tranquillo ed è bello pagaiare ammirando il paesaggio: a sinistra è Slovenia, a destra è Croazia, ma il paesaggio è identico e il confine per fortuna non c’è più (ancora restano purtroppo alcune reti, ma verranno smantellate a breve).

Il tratto che Damjan ha scelto per noi è molto tranquillo, nella parte inferiore del fiume, ma chi preferisce esperienze più adrenaliniche può optare per la parte superiore, dove ci sono più rapide. In ogni caso affidatevi a Damjan, vi saprà consigliare al meglio.

Rafting Bilpa offre il noleggio di due tipi di imbarcazioni: canoe gonfiabili per 2-3 persone o gommoni per 6 o più persone. Inoltre si organizzano tour guidati sul fiume di diversa durata, da 2 a 5 ore, fino al tour di più giorni per i più temerari! Un’esperienza sicuramente da non perdere, noi ne siamo rimasti entusiasti.
4. Passeggiare nel bosco alla ricerca delle cascate di Kostel
Sono tanti i percorsi che si possono fare a piedi nel comune di Kostel. La zona è tipicamente carsica e non mancano piccoli torrenti che formano piccole gole, forre e cascate. Data la tipica intermittenza dovuta ai fenomeni carsici, più piove e più ci sarà la possibilità di ammirare le cascate in tutto il loro splendore, mentre d’estate è più facile trovare tutto secco.

Il sentiero chiamato “Pot Mikulovega vraga” è un percorso facile di poco meno di 4 chilometri, adatto anche ai bambini. Lungo il percorso, che attraversa i villaggi di Lipovec, Selo pri Kostelu e Zapuže, s’impara a conoscere le specie animali e vegetali che abitano questi boschi attraverso pannelli didattici. Il sentiero passa accanto a ruscelli, abbeveratoi, vecchi frutteti, case tipiche di Kostel e la riserva forestale di Krajc-Bukovje.

Ma la cascata più famosa di Kostel si vede direttamente dalla strada: Slap Nežica. Si può parcheggiare in uno dei 2 parcheggi a lato della statale e si prosegue a piedi, facendo attenzione, visto che la cascata è proprio nel bel mezzo di una curva! La cascata deve il suo nome a un’antica leggenda, quella della pastorella Nežica che aveva portato a bere i suoi buoi, quando fu inghiottita dalle acque assieme a loro.

La leggenda narra che, dopo un forte acquazzone, l’acqua restituì il giogo dei buoi, avvolto con i capelli della di Nežica. Da allora la cascata porta il suo nome. È bello risalire il torrente Tišenpolj dalla cascata fino alla sorgente, ammirando una natura rigogliosa, ascoltando i suoi della natura e rinfrescandosi con l’acqua di sorgente. La camminata non è impegnativa e dura circa 45 minuti.
Il nostro video!
Non poteva mancare, come di consueto, il nostro video girato a Kostel e Osilnica, in cui potete vedere dal vivo tutte e 7 le cose da fare e vedere descritte in questo articolo!
5. Pedalare in e-bike lungo la Kolpa fino a Osilnica
La strada che da Kostel prosegue lungo il fiume Kolpa che fa da confine con la Croazia fino al comune vicino di Osilnica è particolarmente panoramica e suggestiva. Il traffico è minimo ed è quindi un ottimo percorso da fare in bicicletta, a ritmo lento per godersi lo splendido paesaggio. Siccome la strada è abbastanza in saliscendi e noi siamo pigri, l’abbiamo percorsa in e-bike noleggiate da Kolpa Canyon E-Bike di Aleš e Florjan Jurjevič: decisamente comodo! Le loro bici sono nuove, di ottima qualità e tenute benissimo, per questo è stato davvero un piacere utilizzarle.

Il simpaticissimo Aleš ci ha fatto da guida durante il giro in bici, raccontandoci la storia dei luoghi che percorrevamo e facendoci notare particolari del paesaggio che da soli non avremmo notato. Per questo mi sento di consigliare un tour guidato, soprattutto se non si conoscono bene i luoghi, perché la presenza della guida è davvero un valore aggiunto.

Noi siamo partiti dalla chiesetta di Sv. Ana, col suo piccolo campanile in legno, e siamo scesi giù verso il fiume Kolpa, dopo essere passati accanto alla bizzarra statua di Peter Klepec, una figura leggendaria dell’Alta Valle del Kolpa, secondo la tradizione nativo di Osilnica, con una forza fuori dal comune, che scacciò i Turchi dalla valle.

Dopo il paese di Mirtoviči si può anche sconfinare in Croazia, passando su un ponte da poco riaperto grazie all’ingresso in Schengen dei vicini croati. A Bosljiva Loka c’è una bella area dove si può fare il bagno sul fiume. Da lì in poi si pedala all’ombra della Loška Stena una montagna di roccia a strapiombo sulla valle della Kolpa, dall’alto dei suoi 876 metri.

Il monumento architettonico più interessante della zona è senza dubbio la chiesa di Sant’Egidio a Ribjek del sedicesimo secolo, con le forme e decorazioni tipiche della zona (simili a quelle della Bela Krajina). Pur essendo piccola, l’interno stupisce per la bellezza degli altari lignei e il particolare soffitto a cassettoni. Ringraziamo la signora Marjana Knaus che ci ha aperto la chiesa e la signora Anamarija Štimec che ci ha raccontato in dettaglio la storia di questo bellissimo edificio sacro.
6. Visitare il misterioso bunker Škrilj a Kočevska Reka
Usciamo per un attimo dai comuni di Kostel e Osilnica per andare a esplorare un luogo decisamente particolare. In seguito alla seconda guerra mondiale, la zona attorno al villaggio di Kočevska Reka, un tempo abitata da coloni di lingua tedesca, i “kočevarji“, ma ormai largamente disabitata, fu chiusa dal governo jugoslavo e adibita a zona militare. Nei boschi attorno a Kočevska Reka furono costruiti 2 bunker segreti: uno per gli esponenti politici e uno per gestire la comunicazione in caso di attacco nemico od olocausto nucleare.

Oggi si può visitare il bunker Škrilj, il più piccolo dei due, perfettamente intatto e funzionante esattamente come quando fu costruito ai tempi della guerra fredda. Il luogo d’incontro è presso il centro d’informazioni turistiche di Kočevska Reka, dopo di che si va con l’auto lungo una strada sterrata in mezzo al bosco fino a un parcheggio. Da lì in poi è vietato fotografare e filmare, i telefoni e gli zaini vanno lasciati in un armadietto. Ancora oggi è zona militare.
Superato il primo corridoio lungo e freddo si entra nel bunker vero e proprio, dove un perfetto sistema di areazione mantiene la temperatura gradevole tutto l’anno e l’aria perfettamente respirabile. Come ci racconta la nostra brava guida, la signora Irma Majerle, all’interno poteva vivere una trentina di persone su tre turni, addetti alle comunicazioni radio e telefoniche. Ancora oggi è tutto intatto e funzionante.

Si possono vedere la cucina, le camere da letto, le stanze con la strumentazione per le comunicazioni, la sala macchine e una grande stanza dove si può leggere la storia del bunker su pannelli interattivi, sotto l’occhio vigile del maresciallo Tito, tra memorabilia del tempo che fu. Molto interessante è anche la sala macchine e l’altissimo camino da cui si estrae l’aria e da dove era possibile scappare in caso di necessità.
7. Passeggiare nel bosco con gli asinelli e degustare prodotti locali
Kostel vuol dire natura e cosa c’è di più bello che passeggiare per i suoi infiniti boschi in compagnia di simpatici asinelli? Questa è un’esperienza molto particolare che potrete vivere grazie a Blaž Štefančič e alla sua famiglia.

Blaž, assieme alla moglie Anja e a tre figli, è proprietario dell’eco-fattoria Štefančič a Fara, che produce ottimi jogurt e formaggi di latte di capra. Abbiamo avuto il piacere di assaggiare i loro prodotti durante una splendida colazione organizzata per noi sulle sponde del fiume, dove Blaž ci ha preparato sul barbecue uova e pancetta con del feta grigliato buono da impazzire!

A colazione abbiamo degustato anche il miele di Žarko Šnajdar, apicoltore di Potok, frazione di Osilnica, appassionato di apicoltura sin dall’età di 16 anni: la passione si rispecchia appieno nella qualità del suo miele.

Tornando agli asinelli: tutte queste bontà si possono gustare anche in un picnic durante una passeggiata lungo il fiume Kolpa o uno dei tanti sentieri nei boschi di Kostel, accompagnati dai simpatici asinelli di Blaž Štefančič. Blaž organizza infatti dei tour adatti a tutta la famiglia, dove i più piccoli possono montare in sella agli asinelli, mentre gli adulti possono tenere le redini e condurre questi simpaticissimi animali sotto la guida attenta di Blaž.

È un’esperienza molto bella e coinvolgente, oltre che un modo originale per esplorare Kostel e dintorni. Durante il tragitto Blaž racconta la storia dei suoi antenati, un’antica stirpe di pirati finita poi nei paesini sperduti della Slovenia meridionale, che si serviva appunto degli asinelli per trasportare le merci di contrabbando. Oggi gli asinelli trasportano cibo e bevande per il picnic, e con la loro dolcezza sono una vera pet therapy!

Questi sono solo alcuni spunti su cosa fare e vedere in questa zona bellissima della Slovenia meridionale: pochi giorni non bastano per godersi questo territorio ricco di sorprese, e infatti già non vediamo l’ora di tornarci!

Ringraziamo di cuore Tinkara Hodnik, presidente dell’Ente per il Turismo e la Cultura di Kostel, che ci ha accompagnati in quest’avventura, facendo scoprire anche a noi di Slovely – che pure di Slovenia un po’ ce ne intendiamo! – un angolo nuovo tutto da vivere ed esplorare.
Se volete vedere dove mangiare e dove dormire a Kostel e Osilnica leggete questo alstro nostro articolo!
La visita del bunker mi ha fatto pensare di trovarmi da protagonista in un spy story! Davvero interessante anche per la storia recente della Slovenia come parte della ex Jugoslavia
Nonostante siano luoghi poco conosciuti direi che di attività da fare ce ne sono! E tutte molto slow e sostenibili! Mi piacerebbe esplorare il bunker e fare la passeggiata con gli asinelli, attività diversissime tra loro ma molto invitanti!
Mi fai innamorare sempre di più di questi magnifici paesaggi! Quanta meraviglia in questa piccola nazione!
Ho appena linkato il tuo articolo a degli amici che partiranno per la Slovenia tra poco, sono sicura che lo troveranno interessantissimo e pieno di spunti!
Un’altra zona da vedere in Slovenia: ormai la mia lista è lunghissima grazie ai tuoi suggerimenti! Mi ispira molto la visita alla cucina della nonna, perché iniziative di questo genere sono un modo ottimo di far conoscere le tradizioni e in parte di mantenerle in vita. Curioso anche il bunker: sembrano immagini tratte da un film.
Prima di conoscere te non sapevo molto della Slovenia, invece ora sto scoprendo zone incredibili e meravigliose, spero presto di riuscire ad organizzare un viaggio per vedere con i miei occhi.
Da come li hai descritti, mi sembrano due posticini incantati, immersi nel verde e nel silenzio. È proprio dove vorrei essere in questo momento, credimi
Bellissima questa zona, che aimè non conosco affatto. La natura è veramente rigogliosa ci deve essere un bel fresco. Ma quanto è bella la cucina della Sig.ra Mojca!
Quanto adoro gli scorci artificiali creati apposta per scattare splendide foto con il panorama naturale alle spalle!! Grazie di avermi fatto conoscere un altro pezzo della tua meravigliosa nazione!
Peccato che il costo della visita al bunker sia proibitivo. In altre decine di posti in Europa i bunker sono visitabili per due spicci e anche gratis.
Vero, il biglietto è innegabilmente caro, ma si tratta di un bunker molto particolare, nulla a che vedere con i tantissimi bunker gratuiti o da “due spicci” che ci sono anche in giro per la Slovenia. Il bunker Škrilj è perfettametne funzionante e potrebbe essere usato anche domani in caso di emergenza (ovviamente la cosa è impensabile, per fortuna) e i costi di manuntenzione sono importanti. In più la visita è a numero chiuso, è in zona militare ed è l’esercito a stabilire le modalità di accesso.
Per essere due piccoli comuni della Slovenia fuori dal turismo di massa, direi che di esperienze interessanti ce ne stanno, che vale sicuramente la pena uscire fuori dai percorsi più famosi e farci un salto!
Ma che natura, è meravigliosa! Poi adoro quello stile di case e il castello, sembra di tornare indietro nel tempo. Bella questa zona, veramente da valutare!
Bella questa zona di Slovenia in particolare d’estate! Mi piacerebbe in particolare visitare il castello e il bunker, sarei curiosa di vederli!
Che bella questa zona della Slovenia, ovviamente non la conoscevo ma è davvero stupenda questa unione di natura, castelli medievali e ancora tanta natura! La Slovenia non delude mai!