Rakov Škocjan

Tra grotte e torrenti: Rakov Škocjan d’estate

E’ stato il tema di uno dei primi articoli apparsi su Slovely.eu e ci eravamo ripromessi di tornarci durante il periodo estivo in modo da poterne esplorare le grotte e i ponti naturali: stiamo parlando di Rakov Škocjan. D’estate, infatti, a causa della prolungata siccità, il torrente Rak e i suoi affluenti sono in secca ed è quindi possibile accedere al dedalo di grotte e formazioni carsiche create dall’acqua nel corso dei millenni.

La prima tappa è stata anche questa volta il Veliki naravni most (grande ponte naturale), stavolta completamente libero dall’acqua. E’ stato quindi possibile scendere nel letto del torrente e ammirare dal basso il grande arco naturale in pietra, sopra al quale passa la strada da cui siamo arrivati in auto. Al di là del ponte, dove a novembre avevamo trovato un grande lago, c’erano solo prati, qualche piccola pozza d’acqua e le pietre nere, levigate dall’acqua, che compongono il letto del torrente. Uno spettacolo notevole, ma le sorprese di Rakov Škocjan sono solo iniziate!

Sotto il Veliki naravni most
Sotto il Veliki naravni most

Spostandoci nella direzione opposta, continuando a camminare sul letto del torrente, ci siamo addentrati all’interno della Tkalca jama (grotta del tessitore) in cui il Rak si inabissa per poi uscire dopo 3 km. La grotta prende il nome da una stalagmite che ricorda la figura di un tessitore che, secondo la leggenda, fu trasformato in pietra come punizione per aver lavorato la domenica.

All'interno della Tkalca jama
All’interno della Tkalca jama

Risaliti al livello della strada, dopo aver superato un paio di sorgenti semiprosciugate, ci siamo diretti al Mali naravni most (piccolo ponte naturale), che ci aveva particolarmente impressionato durante la nostra visita invernale. E anche stavolta ci ha riservato emozionanti sorprese! Dalla sommità del ponte siamo scesi seguendo le indicazioni per le Zelške jame, un affascinante sistema di grotte che, con la dovuta cautela e una buona torcia, è possibile esplorare.

La prima parte delle Zelške jame
La prima parte delle Zelške jame

Dopo aver attraversato la prima grotta si sbuca in una dolina dove si attraversa il letto del torrente su di un piccolo ponte di pietra (che in inverno era completamente sommerso dall’acqua). In questo punto il Rak forma un’ansa per poi rientrare all’interno di un’altra breve grotta che conduce sotto al Mali naravni most. Visto dal basso questo arco naturale è ancora più imponente e tutt’altro che piccolo: 55m d’altezza per una lunghezza di 30m ed uno spessore di 4m!

Il mali naravni most visto dal basso
Il mali naravni most visto dal basso

Attraversata la zona a cielo aperto ci siamo nuovamente addentrati all’interno di un’altra grotta delle Zelške jame dalla quale “nasce” il torrente Rak raccogliendo le acque che scendono dal lago intermittente di Cerknica (Cerkniško jezero). Qui, armati di torcia e spirito d’avventura, ci siamo spinti sempre più all’interno della grotta, attirati dalle splendide formazioni calcaree che man mano scoprivamo facendoci luce con la torcia (mentre si avanza la grotta diventa infatti completamente buia). Un’esperienza davvero affascinante: immersi nel buio e nel silenzio interrotto solo da qualche goccia che cadeva dal soffitto ricoperto di scintillanti concrezioni calcaree.

All'interno delle Zelške jame
All’interno delle Zelške jame

Usciti nuovamente all’aria aperta, gli odori del bosco sembravano amplificati ai nostri sensi, che si erano ormai abituati all’ambiente sotterraneo. Tornando sui nostri passi, all’interno dell’ultima grotta poco prima di risalire, abbiamo intravisto una luce proveniente da un’altra uscita. Ci siamo quindi incamminati in quella direzione, evitando le pozze d’acqua tra le pietre, e quello che da lontano sembrava solo un piccolo spiraglio si è rivelato un’incantevole finestra su una nuova grotta semi-allagata e quindi irraggiungibile dal punto in cui ci trovavamo.

Zelške jame
La misteriosa grotta allagata

Si è conclusa così la nostra avventura estiva a Rakov Škocjan, in un paesaggio sicuramente meno “impetuoso” rispetto alla versione invernale, ma ancora più ricco di sorprese e possibilità di esplorazione. Un luogo affascinante che merita una visita in entrambe le stagioni!

Zelške jame
Un’altro ramo delle Zelške jame

Una caratteristica di Rakov Skocjan, particolarmente apprezzabile nei mesi estivi, è proprio la possibilità di esplorare le formazioni carsiche e le grotte in totale libertà, senza pagare alcun biglietto d’ingresso né dover sottostare a rigidi percorsi guidati. E’ ovviamente necessaria la massima cautela, abbigliamento adeguanto (all’interno delle grotte fa freddo ed è buio) e il massimo rispetto per l’ambiente naturale. Si segnala che all’interno delle grotte, ovviamente, la rete cellulare è assente.

Mali naravni most
Un ultimo saluto al mali naravni most

Mangiare, bere e dormire

All’interno del parco di Rakov Škocjan, più o meno a metà strada tra i due ponti naturali, si trova l’Hotel Rakov Škocjan, un albergo con 13 camere, un ristorante piuttosto grande ed ampi spazi per pic-nic, relax o attività all’aria aperta. E’ l’unico punto attrezzato dove mangiare, bere o dormire. I prezzi sono un po’ più alti della norma e si possono mangiare specialità di selvaggina tipiche della zona, tra cui l’orso (che noi non mangeremo mai). Per esperienza personale (risalente al 2012), il personale non si è dimostrato particolarmente cortese. L’italiano è poco conosciuto, ma ci si può arrangiare con l’inglese.

Nel vicino paese di Rakek ci sono ben 2 gostilne (trattorie): Furman, accanto alla stazione, e Pav, sulla strada per Cerknica, a sinistra dal benzinaio OMV. Sono entrambe buone, economiche e offrono anche camere per la notte.

Mappa della zona

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Come arrivare

Da Trieste: dalla Grande Viabilità Triestina (GVT, RA-13) si prende la diramazione per Fernetti/Slovenia (RA-14, E70) da dove si entra in Slovenia (Avtocesta A3, E70) attraverso l’omonimo valico. Si prosegue quindi in direzione Ljubljana entrando nell’A1 a Gabrk e quindi fino all’uscita di Unec da dove si lascia l’autostrada. Superato il casello si gira a sinistra e, superato l’abitato di Unec, si svolta a destra (indicazione marrone per Rakov Škocjan). Dopo meno di 5Km si entra nel parco, la strada diventa sterrata ma perfettamente percorribile da tutte le auto. Tempo di percorrenza: 1 ora scarsa.

Da Gorizia: si prende l’autostrada H4 a Šempeter pri Gorici e la si percorre tutta fino al casello Nanos da dove ci si immette sulla A1. Seguire quindi le indicazioni riportate sopra. Tempo di percorrenza: 1 ora.

Dal resto d’Italia: è indifferente passare da Trieste (Fernetti) o Gorizia (leggermente più economico).

Vinjeta

Arrivare a Rakov Škocjan è sicuramente più rapido percorrendo l’autostrada e quindi con la vinjeta.
Per chi non avesse fretta anche la statale è gradevole e non troppo lunga: importante è seguire sempre le strade indicate dalle frecce in giallo per non ritrovarsi in autostrada.

Sara Terpin

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