Un grande fiume che scorre lento e, sulle sue sponde, un possente castello con ai piedi un dedalo di viuzze, vecchie case, palazzi e chiese: ecco gli ingredienti che compongono Ptuj, la più antica città slovena, nonché una delle più pittoresche.
Di Ptuj abbiamo già parlato in quest’articolo. È una cittadina così bella che ci torniamo spesso, anche per i vari eventi che vi si svolgono, tra cui Kurentovanje, la grande sfilata di carnevale con maschere tradizionali. Questa volta siamo stati a Ptuj per il Martinovanje, la festa di San Martino, molto amata in tutta la Slovenia, ma in modo particolare nella regione della Štajerska, da secoli legata alla coltivazione della vite.

Il vino e la vite rivestono un ruolo di grande importanza anche nella storia millenaria di Ptuj, che l’anno prossimo festeggerà i suoi 1950 anni. Risale infatti al 69 dopo Cristo un documento in cui Ptuj è nominata per la prima volta come insediamento romano di nome Poetovio. Ma la vite veniva coltivata in queste regioni ancora prima dell’arrivo dei romani: i ritrovamenti archeologici, infatti, testimoniano che questo luogo fu abitato fin dalla preistoria e che anche i celti qui producevano vino.

In ogni caso, fu proprio sotto i romani che l’antica Poetovio raggiunse il culmine del proprio sviluppo, arrivando a contare ben 35.000 abitanti. I ritrovamenti di numerose anfore e altri oggetti legati alla produzione del vino dimostrano che all’epoca dei romani la bevanda cara a Bacco di certo non mancava a Ptuj! L’associazione POETOVIO LXIX, guidata da Andrej Klasinc, si occupa di riportare in vita quell’epoca antica, con vari eventi che culminano nei “Giochi Romani” (“Rimske igre”) che si svolgono in agosto.
La viticoltura e la produzione vinicola si svilupparono ulteriormente sotto il dominio dei vescovi di Salisburgo e infine con l’arrivo dei minoriti, che nel 1230 istituirono a Ptuj uno dei primi conventi fuori dall’Italia. E furono proprio i minoriti a costruire la prima grande cantina nel cuore della città, più precisamente sotto il monastero.

La Ptujska klet è oggi la più antica cantina cittadina e conserva un vero tesoro: una riserva di bottiglie antiche, tra cui alcune vecchie quasi due secoli. Il fiore all’occhiello della cantina è la “Zlata trta” (“Vite d’oro”) del 1917, l’annata slovena più antica. Questo tesoro è arrivato fino a noi grazie al previdente commerciante di vino Josef Ornig che, allo scoppio della Seconda Guerra mondiale, fece murare l’ingresso alla riserva di bottiglie e lo nascose dietro a una grande botte. La cantina Ptujska klet è un luogo molto interessante da visitare, con le sue belle botti decorate da intagli artistici, oltre che il posto ideale per degustare i vini tipici della regione.
Un’altra cantina di Ptuj molto suggestiva è quella che si trova nei sotterranei dell’Hotel Mitra, nel cuore del centro storico, e ospita l’enoteca Osterberger. Qui, nell’atmosfera pittoresca creata dalle volte a botte e dai mattoni a vista, è possibile assaggiare i vini di tre regioni vitivinicole slovene: Podravje, Posavje e Primorska. Nelle immediate vicinanze dell’Hotel Mitra si trova la casa più antica di Ptuj che – ironia della sorte! – ospita l’enoteca più nuova della città, la Vinoteka Kobal Wines.
Tutti questi luoghi legati al vino e alla storia di Ptuj li abbiamo scoperti grazie a una visita guidata a tema condotta da Aljoša Ciglar dell’Ente per il turismo locale. Durante la festa di Martinovanje, infatti, numerosi sono gli eventi offerti ai visitatori per conoscere la città, le sue tradizioni, ma anche godersi al meglio le bontà enogastronomiche locali.
Nell’ambito della manifestazione “Kuhna na dvorišču” (“La cucina in cortile”), nelle vie del centro vengono allestite bancarelle dove è possibile assaggiare i piatti tradizionali di San Martino, come l’oca arrosto con i “mlinci” (tipo di pasta) e il cavolo rosso, ma anche rivisitazioni moderne e creative delle antiche pietanze. Inoltre si possono degustare i vini dei produttori locali, tra cui i vini della famiglia Fürst, con alle spalle una tradizione vitivinicola che risale al Settecento. Alla famiglia appartiene il bel palazzo che si affaccia su Krempljeva ulica, chiamato appunto “Fürstova hiša” (“Casa dei Fürst”), che i Fürst hanno aperto ai giovani creativi e artisti locali.
Ma la festa del mosto che si trasforma in vino è anche un evento solenne, a cui partecipano la Regina e i Cavalieri del Vino, vestiti di tutto punto con ricchi abiti. La domenica pomeriggio, nella bella chiesa di San Giorgio (cerkev Sv. Jurija), si svolge una messa durante la quale il sacerdote benedice il vino novello, che alla fine viene distribuito a tutti i partecipanti, con tanto di brindisi in chiesa!
Il vino viene poi portato in corteo nella piazza principale Mestni trg, dove il sindaco presenta la nuova annata. E siccome Ptuj è anche la città del carnevale, in questa stessa piazza il giorno di San Martino, precisamente l’undici novembre alle ore undici e undici minuti, viene nominato il nuovo Principe del Carnevale.
Anche le Terme Ptuj partecipano alle celebrazioni per San Martino.

Presso il Grand Hotel Primus vengono viene organizzato un brunch a buffet tanto ricco quanto delizioso, chiamato “Veselo Martinovanje” (“L’allegra festa di San Martino”). Lo chef Robert Žibrat e il suo staff preparano per gli ospiti i piatti della tradizione, come l’anatra e l’oca arrosto e gli gnocchi ripieni di susine. Ma oltre ai grandi classici, lo chef stupisce con rivisitazioni in chiave moderna e nuove invenzioni culinarie, come le praline di salsiccia e chips di patate, le tortine di zucca con salsa alle erbe e il salmone marinato con purè di castagne. E per i più golosi, una valanga di dolci, bellissimi e buonissimi!
Anche in autunno, Ptuj si rivela quindi un’ottima meta per scoprire le bellezze architettoniche, le tradizioni e l’enogastronomia della Štajerska e della sua antica vocazione vitivinicola. Qui sotto potete rivivere con noi il nostro primo Martinovanje a Ptuj guardando il nostro video!
Mappa della zona
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Come arrivare
Da Trieste: si prende l’autostrada per Ljubljana proseguendo oltre la capitale slovena sempre in direzione di Maribor. Poco prima di raggiungere Maribor si prende l’uscita Slovenska Bistrica sever verso Ptuj. Proseguire quindi sempre dritti lungo la strada principale in direzione Ptuj. Tempo di percorrenza: 2h e 30 minuti.
Da Gorizia: si prende l’autostrada a Nova Gorica in direzione Ljubljana. Quindi seguire le indicazioni da Trieste. Tempo di percorrenza:
2h e 30 minuti.
Da Udine e dal resto d’Italia: conviene passare da Gorizia (uscita Villesse, quindi la nuova autostrada A34 che porta direttamente a Gorizia). Tempo di percorrenza: 3h (da Udine).
Vinjeta
Si percorrono tanti chilometri lungo diverse autostrade slovene, pertanto la vinjeta è decisamente necessaria.
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