Nova Gorica (con l’accento sulla i!) è per tanti italiani il primo impatto con la Slovenia. Il confine è infatti direttamente in città, senza soluzione di continuità con la sua gemella in Italia, Gorizia. Le due città vivono in una sorta di simbiosi e, dopo i tempi difficili del dopoguerra, sembrano finalmente aver intrapreso una direzione comune che le ha portate a candidarsi a Capitale Europea della Cultura per l’anno 2025!
Là dove c’era l’erba ora c’è una città!
Ci perdoni Adriano Celentano se prendiamo in prestito uno dei versi più famosi del suo Ragazzo della Via Gluck, perché nel caso di Nova Gorica calza proprio a pennello! Dove sorge oggi Nova Gorica, fino alla fine della seconda guerra mondiale c’erano prati, campi e il cimitero di Gorizia. Nova Gorica è infatti la più giovane delle città slovene, fondata nel 1947 per volere del Maresciallo Tito. Abbiamo raccontato la storia di questa giovane città 3 anni fa, quando ha compiuto i suoi primi 70 anni.

Nova Gorica, come dice il suo nome, è una città nuova, moderna, costruita nello stile in voga nei paesi socialisti negli anni ’40 e ’50. Una città magari non bella secondo i nostri canoni estetici classici, ma studiata a tavolino, “smart” diremmo oggi, con ampi spazi verdi, grandi viali (oggi con tante piste ciclabili) e tutti i servizi necessari alla sua giovane popolazione di “pionieri”.
Per questo motivo non troverete alcun monumento storico nel centro di Nova Gorica. I luoghi simbolo sono senza dubbio la piazza centrale Bevkov Trg (dedicata allo scrittore France Bevk di cui abbiamo parlato anni fa), oggi pedonale e cuore della città, e il Travnik (ufficialmente Trg Edvarda Kardelja), il grande prato attorno al quale sorgono il municipio, la splendida e fornitissima biblioteca (anch’essa dedicata a France Bevk) e il Teatro Nazionale.

Proprio sul Travnik, in occasione del primo maggio, ogni anno viene eretto l’albero del “mlaj” davanti al municipio. Una tradizione diffusissima in tutta la Slovenia e a Nova Gorica particolarmente sentita. L’albero viene tagliato nel bosco di Trnovo e viene portato a Nova Gorica su un carro trainato da cavalli.

I luoghi storici
I pochi luoghi storici di Nova Gorica si trovano nei sobborghi. Il più famoso di essi è senza dubbio la Stazione Transalpina, costruita al tempo dell’Austria per collegare con una nuova tratta ferroviaria Trieste con Vienna. La Transalpina fungeva da stazione nord di Gorizia/Gorica, collegata tramite tram alla Stazione Meridionale, oggi Gorizia Centrale, in Italia. La piazza antistante la stazione, denominata Trg Evrope (Piazza Europa) è divisa a metà dal confine che la separa da Piazza Transalpina, a Gorizia.
Piazza Transalpina/Trg Evrope è da tempo il simbolo delle due Gorizie. La ringhiera che un tempo separava il mondo capitalista da quello socialista è stata abbattuta nel 2004 per mano, simbolica, dei due sindaci di allora, Vittorio Brancati e Mirko Brulc, che celebrarono in quel modo meraviglioso l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea. Fu l’inizio tangibile dell’abbattimento di quel muro, a volte invisibile, che separava, e tutt’ora in parte separa, le due città.
Altro luogo storico di Nova Gorica è il Monastero di Kostanjevica (Castagnevizza in italiano), costruito su un colle di 143m che divide la città slovena da quella italiana. Qui, per uno scherzo della storia, giacciono gli ultimi discendenti dei Borbone tra cui Carlo X, l’ultimo re di Francia, che venne a Gorizia per sfuggire a un’epidemia di colera in Boemia. Ma morì poco dopo, proprio di colera, venendo quindi sepolto nella cripta della chiesa dell’Annunciazione sul colle di Kostanjevica. All’interno della chiesa barocca, si possono ammirare begli affreschi da poco restaurati.

Nel monastero vivono i frati francescani, che molto hanno sofferto durante le due guerre mondiali, e dal 2004 curano uno splendido roseto che racchiude una delle più complete collezioni di rose Bourbon. Nova Gorica è infatti nota in Slovenia come la città delle rose. Una rosa è anche nel simbolo del comune e delle targhe automobilistiche. Monumento nazionale è la biblioteca del convento, dedicata al linguista Stanislav Škrabec, che racchiude al suo interno più di 10.000 volumi nelle lingue più disparate, tra le quali la prima grammatica slovena scritta in latino da Adam Bohorič.

A Nova Gorica sorge anche un castello! Superando la frazione industriale di Kromberk e dirigendosi verso la Vipavska dolina, si raggiunge il Grad Kromberk, un maniero rinascimentale costruito dai conti Coronini (Cronberg in tedesco) nel XVI secolo a pianta quadrata con 4 torri agli angoli. Il castello è oggi sede del Goriški muzej, principale ente museale della città.

Dirigendosi lungo il fiume Soča (Isonzo) si raggiunge l’abitato di Solkan, l’abitato più antico della zona, alla fine del quale il fiume Isonzo viene attraversato da ben 3 ponti. Il primo, che verrà inaugurato nel 2021, è una moderna passerella ciclopedonale, il secondo è un ponte stradale che collega Nova Gorica con Brda, il Collio sloveno, ai piedi del monte Sabotino, mentre il terzo, è il celeberrimo Solkanski most, il ponte ferroviario col più lungo arco in pietra del mondo!

Un vero prodigio della tecnica, fu costruito in meno di due anni dal 1904 al 1905, su progetto dell’architetto Rudolf Jaussner per la ferrovia Transalpina. E’ lungo 220 metri con l’arco principale lungo ben 85 metri, costruito con pietra calcarea di Aurisina/Nabrežina, vicino a Trieste. Durante la prima guerra mondiale fu minato e fatto saltare dall’esercito austriaco, che poi lo riparò dopo la vittoria di Caporetto. Con il passaggio della zona all’Italia dopo il 1918 il grande arco fu completamente rifatto così come lo possiamo ammirare ancora oggi. Tutti i treni che da Nova Gorica vanno a Jesenice (passando lungo l’Isonzo fino agli splendidi laghi di Bohinj e Bled) passano sopra questo ponte.

Altri due luoghi storici di particolare interesse si trovano nei sobborghi di Pristava e di Rožna dolina (Valdirose). Da lontano potrebbe sembrare una moschea: Villa Rafut, capolavoro in stile eclettico dell’architetto goriziano Anton Laščak, versa purtroppo oggi, col suo grande parco, in stato di abbandono. E’ stato di recente finanziato il completo restauro della villa e del parco da parte del Comune di Nova Gorica.

Altro luogo importantissimo è il piccolo cimitero ebraico, di cui abbiamo parlato anni fa, memoria della storica comunità ebraica di Gorizia, completamente cancellata durante la seconda guerra mondiale.

I luoghi della cultura di Nova Gorica
Nova Gorica sarà, insieme alla gemella Gorizia, capitale europea della cultura nel 2025. Ma cosa offre Nova Gorica già oggi a livello culturale? Pur essendo una città giovane può vantare diversi musei particolarmente interessanti. Il Goriški muzej (Museo del Goriziano) ha diverse sedi, con quella principale del castello di Kromberk, dove si trova una collezione permanente di pittura, scultura e storia della regione, oltre a mostre temporanee.
Nell’abitato di Solkan sorge invece la Villa Bartolomei, sempre parte del percorso museale provinciale: in questa antica dimora viene presentata una mostra permanente sul Litorale sloveno (Primorska) dal 1918 al 1947. All’interno della villa si trovano anche i laboratori di restauro del museo.

Due piccole depandance dei musei pronvinciali sono tra le più interessanti. La prima è la collezione museale chiamata “Kolodvor: I confini nel Goriziano 1945 – 2004“, allestita all’interno della Stazione Transalpina, che racconta, con immagini e reperti dell’epoca, la storia del confine tra le due Gorizie dalla fine della guerra ai giorni nostri, passando per il lungo periodo della guerra fredda.
La seconda è la “collezione museale Pristava“, meglio nota come “museo del contrabbando: na šverc“. Una piccola garitta di confine sul valico (oggi pedonale) del Rafut è stata restaurata e all’interno allestita una piccola quanto interessantissima mostra sul contrabbando, che veniva largamente praticato tra le due Gorizie durante la guerra fredda. All’interno del museo è oggi anche possibile divertirsi con una “escape room” a tema contrabbandiero!
Cultura non vuol dire solo arte e storia antica, ma anche musica e arte contemporanea! Nella periferia di Nova Gorica, lungo i binari della ferrovia Transalpina, sorge un locale ormai storico chiamato Mostovna. E’ da sempre il luogo d’incontro della Nova Gorica giovane e alternativa, specialmente in ambito musicale. Gran parte dei concerti alternativi (e non solo) della città si svolgono qui. Dal 2006 ospita al suo interno anche la Galerija TIR che presenta artisti locali, sloveni e internazionali ancora in via di affermazione, solitamente accomunati da uno stile “urbano” di arte contemporanea.
I parchi di Nova Gorica
Come dicevamo all’inizio, Nova Gorica è una città con molto verde. Questa sua caratteristica la rende particolarmente vivibile e apprezzata anche dai cittadini italiani della vicina Gorizia. Alcuni suoi parchi diventano, specialmente con la bella stagione, un punto attrattivo per entrambe le due Gorizie. Il bosco del Panovec è senza dubbio uno dei luoghi più frequentati da chi ama correre, andare in bicicletta o anche solo passeggiare nella natura. Il percorso ginnico attrezzato è sempre gettonatissimo!

Il Monte Sabotino è diviso in parte tra il comune di Gorizia, quello di Nova Gorica e quello di Brda. E’ una montagna che è stata a lungo inaccessibile durante la guerra fredda, ma oggi è diventato Park Miru, il parco della pace e frequentatissima meta di escursionisti giornalieri dalla vicina Solkan, Nova Gorica e Gorizia.

Anche in centro, dietro la biblioteca comunale e il grande casinò Perla, c’è un piccolo ma curato parco cittadino chiamato Borov gozdiček, boschetto dei pini. Qui troviamo una zona paludosa che attira molte rane e uccelli, anche migratori. Non mancano panchine e giochi per i più piccoli, oltre alla apprezzatissima pista da skateboard, sempre frequentata dai ragazzi di Nova Gorica e Gorizia!
Il 2020: dai muri alla capitale della cultura!
A causa della pandemia da Coronavirus e delle restrizioni messe in atto dal Governo sloveno, nel marzo del 2020 è ricomparsa un’alta rete a dividere le due città, facendo tornare i goriziani indietro di tanti anni. Un vero colpo al cuore per chi da tempo lottava per unire le due città e in particolare per gli organizzatori della candidatura a Capitale Europea della Cultura del 2025 con il motto “GO borderless” che sembrava essere tutto d’un tratto vanificato da un evento tanto tragico quanto imprevedibile!

In quei mesi difficili, finito il lockdown in Italia, lo staff di Slovely.eu ha passato molto tempo in quella piazza tornata tristemente divisa. In quel periodo tantissimi goriziani e novogoričani hanno animato la piazza, solitamente deserta, cercando in ogni modo di tenere vivo il contatto tra le due comunità separate non tanto dal virus quanto più dalla burocrazia e dalla politica miope ai bisogni dei cittadini.

E’ così rinato il contrabbando lungo il confine: dalle ciliegie di Brda al caffè italiano fino ai calamari fritti sloveni d’asporto in Italia! Non ci siamo fatti mancare niente, nemmeno l’hamburger clandestino del locale Fabrika di Nova Gorica, che non ha mai varcato il confine, ma è finito addirittura al Parlamento italiano!

In quei 3 mesi in cui il confine è stato chiuso e la piazza divisa è nato quello che per noi di Slovely è stato senza dubbio l’evento più importante del 2020: il documentario “GO-VID Quando riappare il confine / Ko vidiš spet mejo“. Qui sotto potete vedere il trailer del film!
Nato per caso e senza nessuna pianificazione, il nostro documentario di 27 minuti sul confine tra le 2 Gorizie è finito, in concorso, al Festival Slovenskega Filma di Lubiana oltre a essere proiettato a Sant’Andrea/Štandrež, Sdraussina/Zdravščine, Nova Gorica e infine a Gorizia con un’indimenticabile serata organizzata al Kulturni dom Gorica, con grande successo di critica e di pubblico.

Le vicende del confine tra Gorizia e Nova Gorica, tornato a chiudersi nel 2020, hanno portato alla ribalta queste due piccole città provinciali che raramente comparivano nei rotocalchi nazionali. Noi di Slovely.eu che, impossibilitati a girare per la Slovenia, abbiamo documentato queste vicende di confine, siamo stati più volte invitati dalla stampa, radio e TV, anche a livello nazionale, a raccontare le piccole storie che abbiamo vissuto.
Purtroppo la seconda ondata della pandemia ha riportato alla chiusura dei confini, pur mantenendo libera, simbolicamente, piazza Transalpina/Trg Evrope. Questo non ha impedito però a Nova Gorica di qualificarsi ufficialmente come Capitale Europea della Cultura per il 2025 insieme alla “gemella” Gorizia. Un risultato storico e importantissimo che speriamo, di cuore, possa finalmente indicare la giusta via di totale condivisione tra le due città, che per noi sono e sempre saranno una sola!
Che dire, un concentrato di arte, storia, cultura e anche religione. davvero una cittadina sorprendente. Da aggiungere sicuramente alla lista di tappe da fare nel prossimo road trip nel nord Italia.
Sono stata a Nova Gorica qualche anno fa ma solo di passaggio, quindi non posso proprio dire di conoscerla. Però non sapevo che la pronununcia corretta fosse con l’accento sulla i!
Wow che storia! Non sapevo assolutamente nulla della transenna messa nel primo lockdown… quelle scene mi hanno ricordato tanto la storia del muro di Berlino!
Una bellissima storia di ripresa e rinascita! Complimenti a questa città combattente che si è aggiudicata un titolo di altissimo rispetto! E complimenti a voi per il vostro lavoro!
Sono amante dei castelli e dimore storiche, la prima cosa che cercherei appena arrivata a Nova Gorica è sicuramente Villa Rafut e Grad Kromberk… peccato che entrambi non sono visitabili come vorrei!
So pochissimo della Slovenia e non conoscevo affatto Nova Gorica, la sua storia e quello che ha da offrire adesso. Un post, ed una città, davvero interessante da non perdere in un futuro viaggio in questa bellissima nazione.
La Slovenia mi è totalmente sconosciuta purtroppo ma mi ispira molto. Questa città così nuova e pianificata a tavolino è sicuramente piacevole da visitare e molto comoda visto che si trova al confine!
Ritieniti prenotata come mia guida personale per quando finalmente verrò in Slovenia!
Mi sono innamorata di tutti questi posti, ma in particolare di Villa Rafut, forse anche perché mi ricorda una villa abbandonata, dalle mie parti, con uno stile molto particolare e un po’ fuori luoghi per questa zona.
Mi affascinano anche molto gli edifici che hanno molto dello stile brutalista: anche se non sono belli nel senso classico della parola, hanno qualcosa di particolare.
Volevo dire “fuori luogo”, non “fuori luoghi” 😉
Un concentrato di storia, cultura e tradizione. Nuova Gorica ne è un esempio. Il ponte Solkanski l’ho visto la scorsa estate ma la cosa che incuriosisce le mie papille gustative è l’hamburger clandestino.
Che bella la foto dei due sindaci che abbattono il muro! Ci sono passata solo una volta ma non mi sono fermata purtroppo, ho fatto male! Spero di poter rimediare molto presto!
Ma che spettacolo, conoscevo solo in maniera superficiale la situazione tra Gorizia e Nova Gorica. Non pensavo nemmeno fossero così vicine, assurdo!
Intanto complimenti per tutte le iniziative che fate, e ancor più complimenti per il riconoscimento ottenuto come Capitale Europea della Cultura!
Sarebbe una buona occasione per visitare finalmente quella zona che non conosco per niente…
Ho letto recententemente la notizia e sono stata molto felice di questa opportunità per una città “tagliata” a metà ma con un’identità gigante. Sarà un’ottima scusa per venire a conoscerla appena possibile.
Non ci sono mai stata ma sembra veramente molto ricca di attrazioni, storia, cultura. Conosco poco la Slovenia e sempre più riesce a sorprendermi
Hai fatto benissimo a specificare dove vada l’accento perché anch’io lo pronunciavo male! Non conoscevo la vicenda della piazza divisa a metà dalla rete e devo dire che era proprio assurdo che fosse così fino a non molto tempo fa. Speriamo che presto anche la divisione momentanea diventi solo un brutto ricordo. Complimenti per il successo del vostro video documentario!
Non conoscendo praticamente nulla sulla Slovenia, non sapevo che Gorizia e Nova Gorica fossero state separate al confine da una specie di “muro di Berlino”. Sono contenta, tuttavia, che alla fine Nova Gorica diventerà Capitale Europea della cultura nel 2025, un’ottima occasione per visitare, finalmente, questa splendida terra.
Che bell’articolo non sapevo delle due gotizie e del confine tra Italia e slovenia segnalato a terra! Il documentario molto carino! Sembra la storia del muro di Berlino
Che siano candidate insieme, le due Gorizie gemelle è una bellissima notizia. Sinceramente non immaginavo la rete in piazza a dividere le due comunità e vedendo le immagini ho provato anche io una stretta al cuore, un tuffo in un passato che non vorremmo rivivere. per fortuna l’animo delle persone è cambiato e lo scambio “clandestino” di calamari e caffé mi ha molto divertito. Complimenti per le tue belle iniziative e continua a raccontare le storie della gente che supera le divisioni burocratiche
sono davvero molto felice per questa nomination. si parla davvero troppo poco di Slovenia e se serve a portare visibilità ad una nazione che ha davvero molto da offrire bene venga!
Non sapevo che in Slovenia ci fosse così tanto da vedere. Grazie al tuo blog, ogni settimana scopro qualcosa di nuovo. Ad esempio, oggi ho scoperto che ho sempre pronunciato Gorica nel modo sbagliato 😉
Lo ammetto: ho sempre pronunciato male Nova Gorica! E ti ringrazio per avermi fatto scoprire la verità! Non ci sono mai stata, ma mi ispira moltissimo. Vorrei proprio scoprire di persona questa città, e da essa partire per un bel tour sloveno!
Su questa città e sulla divisione legata al Coronavirus avevo visto proprio qualche mese fa uno speciale alla tv…non conoscevo la storia di divisione di questa città, davvero interessante .
La Piazza della Transalpina è un luogo davvero speciale. Ogni volta che passo per Gorizia mi ci fermo. Mi piace l’atmosfera che pervade questa piazza: di incontro, di scambio e di condivisione. Quando, per motivi legati al Covid, hanno costruito la barriera per separare le due città devo dire che l’immagine della piazza divisa mi ha colpita tantissimo.
Ciao Carissima! Intanto sono felice per questo giusto riconoscimento a Nova Gorica ! Ho letto il tuo splendido articolo e mi hai ispirata: voglio andarci il prima possibile e mi segno tutte le cose e i luoghi che hai indicati, per poterla scoprire al meglio!
Un grande abbraccio e a presto!
Mim’
Stupendo questo concentrato di arte storia, complimenti a questa città per questo risultato ottenuto.