Chi ci segue da un po’ si ricorderà di quando abbiamo parlato delle Tri Fare, tre chiese una accanto all’altra in Bela Krajina. Poi abbiamo scoperto Svete Gore, dove ben 5 chiese sorgono una accanto all’altra sulla cima di un colle tra Posavje e Savinjska. Oggi andiamo in Carinzia (Koroška) a scoprire 2 chiese, ovviamente una accanto all’altra!
Nel cuore della Koroška
La Koroška, Carinzia slovena, è una delle regioni più piccole e meno note della Slovenia. Qui non passano autostrade, non ci sono grandi città, le strade sono strette e tortuose, il territorio è montuoso. Un tempo era un’unica regione con la Carinzia austriaca, dove viveva una numerosa (oggi assai ridotta) popolazione slovena, alla quale era legata culturalmente oltre che geograficamente. Una regione le cui montagne sono state per anni bucate dalle miniere, facendola diventare la più industriale tra le regioni slovene. Oggi è cambiata molto e appare come una delle più bucoliche.

Proprio tra le cittadine minerarie di Mežica (ne abbiamo parlato nel nostro articolo sulla miniera Podzemlje Pece) e Ravne na Koroškem (capoluogo della Koroška) si apre un’idilliaca vallata dove sorge il minuscolo abitato di Leše. A fare la guardia a questo piccolo paese di campagna sorgono in alto 2 chiese, una accanto all’altra: Sv. Ana e Sv. Volbenk.
La chiesa di Sant’Anna

Entrambe le chiese sono state edificate all’incirca nello stesso periodo, attorno al XV secolo, in stile gotico. La chiesa di Sant’Anna, la più interessante delle due, risale alla prima metà del ‘400, ha una forma slanciata con il campanile alto e sottile rivolto verso nord e finestrelle con arco a sesto acuto lungo la navata.

La navata rettangolare è unica, con uno splendido soffitto ligneo a cassettoni, al cui centro possiamo notare il monogramma di Maria con la data 1689 che indica l’anno di costruzione del soffitto. Sopra gli altari laterali possiamo ammirare degli affreschi del ‘500. Sulla destra vediamo le raffigurazioni di San Margherita, Santa Caterina e Santa Barbara, mentre le tre sante sopra l’altare di sinistra sono di difficile identificazione.
Particolari dell’interno della chiesa di Sant’Anna.
In alto sulla parete nord della navata sono presenti altri affreschi, purtroppo non in buone condizioni, che raffigurano l’arrivo dei tre Re Magi con i loro doni. Le decorazioni presenti nel presbiterio sono invece del periodo rinascimentale. L’altare maggiore, ligneo dorato, risale al 1644 ed è arricchito dalla statua della Madonna col Bambino e sant’Anna. Ai lati altre due statue, a sinistra un martire sconosciuto, a destra Santa Barbara.
La chiesa di San Volfango
Pochi metri accanto alla chiesa di Sant’Anna sorge la chiesa di San Volbenk (Volfango), priva di torre campanaria. Era un tempo presente una bella torre ottagonale di legno sul tetto, che purtroppo è andata distrutta in un incendio. Esternamente è molto semplice, la parte più interessante è quella inferiore con i piccoli contrafforti a sostenere il presbiterio.

La storia di questa seconda chiesa è piuttosto sfortunata. Un fulmine nel 1885 ha completamente distrutto il soffitto ligneo e l’interno che possiamo ammirare oggi è del tutto impoverito rispetto a un tempo. E’ oggi senza dubbio la meno interessante delle due.

Molto bello è l’altare barocco incastonato tra le finestre gotiche del presbiterio. Al centro troviamo la statua di San Volbenk con in mano un modello della chiesa, a sinistra San Francesco con una torcia e a destra San Domenico con il cane. Gli altari laterali sono neo-gotici e non di particolare interesse.

Interessante è invece la cripta sotto l’altare, dedicata a San Valentino, accessibile tramite doppie scale. La cripta è sorretta da 8 colonne che la dividono in tre ambienti. Nella cripta troviamo solo un piccolo altare con due statue: quella di destra raffigura San Valentino con un bambino malato ai suoi piedi, mentre a sinistra vediamo un sacerdote con una mazza in mano e un bue ai suoi piedi.
Come visitare le chiese
Le due chiese di Sant’Anna e San Volfango a Leše non solo sono lontane dall’Italia e sperdute anche per gran parte degli sloveni, ma sono anche solitamente chiuse! Per fortuna si può telefonare al signor Franc Pačnik (+386-2-8231121) che abita a Leše al numero 75, proprio sotto le due chiese, e, se sarà disponibile, sarà ben felice di aprirvi le chiese e farvi da guida, rigorosamente in sloveno!
Nei dintorni
L’attrazione più interessante della Koroška nei dintorni di Leše è senza dubbio la miniera di Podzemlje Pece, di cui abbiamo parlato tempo fa: non solo si può visitare la miniera, ma ci si può anche andare in mountain bike o in kayak, un’esperienza davvero unica!

A dividere Ravne da Slovenj Gradec è la montagna Uršlja gora, che fa parte delle Caravanche, dalla cui sommità si può vedere tutta la Koroška. In cima sorge l’antica chiesa di Sant’Ursula, del XVI secolo. Al di là, Slovenj Gradec è la città principale della regione e anche la più attraente, sicuramente ne parleremo in futuro!

Come arrivare
La strada per arrivare fino in Koroška è piuttosto lunga e complicata, un navigatore (anche Google Maps) è senza dubbio di grande aiuto.
Da Trieste e Gorizia conviene passare attraverso Ljubljana proseguendo in direzione Maribor fino all’uscita di Šentrupert. Da qui si seguono le indicazioni per Velenje e quindi per Slovenj Gradec. Arrivati a Slovenj Gradec si seguono le indicazioni per Ravne na Koroškem, che si raggiunge dopo circa 20 minuti tra le montagne. Da Ravne si svolta a sinistra in direzione Črna na Koroškem e Austria fino all’abitato di Prevalje dove si svolta ancora a sinistra per Leše. Tempo di percorrenza: 3 ore.
Da Udine è invece decisamente più breve passare per l’Austria. Si sale a Tarvisio lungo l’A23 e si prosegue in autostrada in direzione Wien/Graz fino all’uscita 273 Griffen dove si abbandona l’autostrada seguendo le indicazioni per Bleiburg/Pliberk. Da lì si seguono le indicazioni per la Slovenia e, arrivati all’abitato di Poljana, si svolta a sinistra in direzione Ravne. Quindi a destra in direzione Leše. Tempo di percorrenza 2 ore e 40 minuti.
Vinjeta
Da Gorizia e Trieste è necessario acquistare la vinjeta slovena, mentre passando da Udine è necessario comprare la vinjeta austriaca, oltre a pagare l’autostrada italiana. E’ pertanto più economica la strada attraverso la Slovenia, piuttosto di quella attraverso l’Austria (salvo che non si parta da Tarvisio).
certo che bisogna proprio impegnarsi per trovarle e visitarle queste due chiesette. Trovo veramente molto bella la Chiesa di Santa Anna con il campanile così alto e sottile. Mi piace molto il contesto bucolico, sembra di essere lontani anni luce dalla civiltà.